Modena - Una struttura d'eccellenza, unica in Italia e a livello mondiale. Un primato di Modena e della medicina nazionale. "Rendere curabili patologie devastanti, senza reali terapie, fino ad oggi destinate a trattamenti medici di lunga durata e spesso di limitata efficacia" questo l’obiettivo primario del Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari”, progetto fortemente voluto dalla comunità scientifica e accademica dell’Ateneo modenese-reggiano e che Fondazione Cassa di Risparmio di Modena ha fin dall’inizio condiviso. "Un punto di riferimento internazionale che nasce con la missione di soddisfare il bisogno di salute dei pazienti a livello europeo e una forte vocazione alla formazione delle nuove leve di ricercatori nell’ambito delle bioscienze”. Struttura presentata alla presenza del Ministro Maurizio Sacconi e del Presidente della Regione Vasco Errani. Il Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari” dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia è la struttura più avanzata al mondo per le ricerca e le applicazioni terapeutiche delle cellule staminali epiteliali.
Tredici milioni di euro per il Centro Il Centro è stato realizzato grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena che ha finanziato il progetto con un investimento di circa 13 milioni di euro.
La Direzione del Centro è stata affidata al prof. Michele De Luca, Ordinario di Biochimica presso l’Ateneo modenese e uno dei pionieri nella medicina rigenerativa. De Luca sarà affiancato da un team di ricercatori di assoluto prestigio a livello internazionale: la prof.a Graziella Pellegrini, Coordinatore della Terapia Cellulare e il prof. Fulvio Mavilio, Coordinatore della Terapia Genica.
Struttura unica in tutto il Paese “Il Centro è l’unica struttura esistente in grado di curare, attraverso la ricerca e lo sviluppo delle cellule staminali epiteliali adulte, malattie che non hanno alternative terapeutiche, sia in terapia cellulare che in terapia genica. I principali campi di applicazione riguardano la ricostruzione degli epiteli di rivestimento compromessi, quali epidermide, cornee, uretra e mucosa orale e la terapia di malattie dermatologiche rare di origine genetica, come l’epidermolisi bollosa, che affligge i “bambini farfalla” – precisa il prof. De Luca.
Fondazione al servizio della scienza “La Fondazione Cassa di Risparmio di Modena ha avuto un ruolo determinante nella realizzazione del Centro – commenta il presidente della Fondazione prof. Andrea Landi-: non solo ne ha finanziato integralmente la costruzione e l’allestimento, ma si è occupata anche della progettazione. L’intervento testimonia l’impegno della Fondazione a favore della ricerca scientifica, settore nel quale si perseguono gli obiettivi di favorire l’inserimento dei giovani nella ricerca e collocare la ricerca modenese nel quadro nazionale ed internazionale. Il Centro costituisce - in termini di investimenti - lo sforzo più importante mai sostenuto dalla Fondazione nel settore e si caratterizza per le significative ricadute che l’attività di ricerca svolta al suo interno potranno avere in campo clinico e terapeutico”.
Ai vertici della medicina internazionale “Questo Centro di Medicina Rigenerativa porta a sintesi l’illuminato disegno del compianto professor Stefano Ferrari, cui è dedicato, che tra i primi ha compreso il valore strategico e l’importanza di impegnare l’Ateneo in un progetto capace di riunire insieme esigenze della ricerca, sperimentazione, applicazione dei risultati e trasferimento dei medesimi, creando una sinergia efficace tra l’Università e il mondo delle imprese. Per queste sue caratteristiche – sottolinea il prof. Gian Carlo Pellacani, Rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – il Centro, che per il suo decollo ha potuto avvalersi del decisivo sostegno economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, sarà in grado di proiettare l’Ateneo e la città di Modena ai vertici della ricerca internazionale in campo biotecnologico e di rappresentare un modello per il potenziamento della ricerca nel nostro Paese”.
Collaborazione con imrpese e università Il modello operativo prevede che il Centro, oltre a sviluppare autonomamente attività di ricerca di base, collabori attivamente con il mondo imprenditoriale attraverso la creazione di spin off universitari. Il primo risultato è la costituzione “Holostem Terapie Avanzate srl”, la prima impresa biotech italiana votata allo sviluppo, produzione e distribuzione di cellule staminali epiteliali per terapia avanzata.
Medicina rigenerativa: a Modena l'eccellenza
Il Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari” è la struttura più avanzata al mondo per le ricerca e le applicazioni terapeutiche delle cellule staminali epiteliali. Un fiore all'occhiello del Paese, realizzato grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.