Le ong nel Mediterraneo

Il medico di Lampedusa: "Open Arms telenovela imbarazzante"

Francesco Cascio torna a parlare dopo essere finito nella bufera per aver smentito l'emergenza sanitaria: "In mare da troppo tempo"

Il medico di Lampedusa: "Open Arms telenovela imbarazzante"

"Aspettiamo che si decida presto il destino di questi poveri cristi dalla Open Arms, ormai la vicenda è diventata una telenovela imbarazzante". Francesco Cascio, il medico responsabile del poliambulatorio di Lampedusa è tornato al lavoro nell'isola siciliana e torna a parlare della nave della Ong in mare da ormai 18 giorni dopo essere finito nella bufera per aver detto che sull'imbarcazione non c'era nesssuna "emergenza sanitaria".

"Spero che facciano scendere al più presto i 107 migranti a bordo che sono stanchi ed esausti", dice all'Adnkronos il medico di Lampedusa, "Dopo tutti questi giorni è ovvio che la loro condizione psicologica sia terribile: saranno stanchi, esausti, depressi. Quindi, spero che si trovi presto una soluzione". "Ma al momento non mi risulta ci sia una emergenza sanitaria sulla nave", ribadisce, ricordardo che i 13 migranti evacuati per motivi sanitari dovevano inizialmente essere visitati a bordo. "Ma non abbiamo potuto farlo, noi abbiamo il compito di visitare migranti che vengono accompagnati al molo o direttamente al Poliambulatorio. Di più non possiamo fare", spiega, "Vista l'enfasi che la vicenda ha avuto sono tornato a Lampedusa per mettermi a disposizione delle forze del'ordine e dell'autorità giudiziaria. Ho saputo che mi vogliono ascoltare e io sono pronto. Se ci sono dettagli che posso dare su quei referti medici sono pronto a darli".

In ogni caso Cascio è pronto ad andare al centro d'accoglienza per chiedere alla polizia se deve essere interrogato, ma chiede di non dimenticare "prese dall'enfasi della narrazione", che il poliambulatorio assiste 40mila persone in un isola che ha 6mila abitanti: "Si lavora anche se non ci fossero i migranti. Mi sembra giusto sottolinearlo", dice, "Ho incontrato il medico che la notte delle visite ai migranti era in servizio. Era distrutto. Ha fatto 40 ore di fila di turno, ha trattato persone traumatizzate, fratture, e altre patologie di turisti e abitanti.

Non ci sono solo i migranti da seguire".

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