In realtà a Milano esistono due zone ben definite che sono dominio dei giovani e della movida: da tutto il quartiere della darsena e Porta Ticinese e la zona Sempione. I tempi dell'estate ne hanno fatto esplodere una terza, che è quella dell'Idroscalo. I problemi sono comuni, e vanno dalla situazione dei parcheggi, alle bottiglie rotte, al disturbo della quiete pubblica, al disordine più assoluto, ai rumori e così via. Una bella fetta di cittadini (pur con ragione) condanna il tutto, trascurando però la realtà che i giovani hanno oggi modalità di espressioni e di vita ben lontani di quelli di una volta e sorvolando sul fatto che la nostra città manca del tutto da centri di divertimento e di raccolta. E ancora il concetto generale di «lecito» ha assunto nella società di valori sempre più estesi, e non certo soltanto in riferimento alla vita dei tre luoghi caratteristici di Milano.
Il fatto che i giovani abbiano la necessità e la vocazione di radunarsi in luoghi specifici, a volte impensati, a volte suggeriti dalle mode, a volta in coincidenza con vecchie usanze della città, è cosa risaputa, e che fa entrare in gioco nel nostro caso la struttura cittadina, a ben vedere in realtà non è lontana da quella di un grande paese di una qualsiasi provincia. La politica del migliorare le condizioni di vita, della creazione di luoghi pubblici attrezzati e dello sviluppo cittadino con un occhio alla realtà, non trovano tante orecchie pronte ad ascoltare da parte delle nostre amministrazioni, e in tale modo le polemiche e le lamentele su Ticinese e Sempione si susseguono con ritmi ripetitivi e monotoni, ravvivati a tratti dalle fiammate di cronaca.
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