Medio Levante Lotta contro il degrado del verde

Medio Levante Lotta contro il degrado del verde

Troppa incuria e poca attenzione al verde pubblico. E' la lotta al degrado uno dei punti principali dell'ultimo consiglio in Muncipio Medio Levante a Genova. La crociata contro il degrado questa volta prende il via da una proposta, portata in assemblea dal consigliere Pdl Francesc Massa, per fare il punto sullo stato della zona di Punta Vagno, nella fascia che dal depuratore arriva fino a piazzale Kennedy. Pietre dello scandalo, stando a quanto segnalato, le condizioni della scogliera, sporca e malfrequentata, e la spiaggia proprio di fronte a corso Marconi, che versa in condizioni pessime. Non se la passano meglio neanche le aiuole della zona, incolte e traboccanti di rifiuti. Ad aggravare la situazione anche una diatriba sulle competenze per la cura delle aree verdi di piazzale Kennedy, rimpallate tra Fiera del Mare, Genova Parcheggi e Aster. «Una situazione degradata che è sotto gli occhi di tutti da tempo, sarebbe utile pensare ad una serie di iniziative per risollevare la zona, magari anche a carattere dimostrativo», spiega Francesco Massa raccogliendo il consenso unanime da parte di tutto il consiglio.
Pochi punti e l'argomento si sposta più in là di qualche isolato, su Valletta Cambiaso e i vicini giardini Carlo Alberto dalla Chesa, sul parere, all'esame del consiglio, circa l'inserimento della zona nell'elenco delle vie e piazze genovesi da adibire ad attività di «spettacolo viaggiante». Giostrine, da inserire temporaneamente con l'accordo del Comune, per dare spazio alle quali il municipio ha pensato ad un progetto pilota che ridia vita allo spazio. Proprio qui infatti, «Molte mamme hanno segnalato il degrado della zona», come conferma Giulia Costigliolo, Pdl. Qui, secondo le segnalazioni, le aiuole dove dovrebbero giocare i bambini sono sporche, a farla da padrone solo le erbacce.
«Si potrebbe fare di più per ridare slancio a tutta l'area - risponde il minisindaco Pasquale Ottonello, Pdl - su aree così ampie serve un coinvolgimento di privati che aiutino nella gestione e nel controllo». Un lavoro di concerto tramite soggetti che garantiscano una presenza di servizi come chioschi o facendosi carico della manutenzione della parte di parco che occupano. «Vorremmo coinvolgere l'amministrazione - auspica Fabio Orengo, capogruppo Pdl - sedersi allo stesso tavolo con gli uffici comunali e scegliere tutti insieme la soluzione.

Il nostro obiettivo è far tornare vivibili questi posti. Mi piacerebbe portare mio figlio negli stessi giardini che mi hanno visto crescere e che un tempo erano splendidi. Adesso girare e vedere tanto degrado intristisce».

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