Spazzata via la «polvere» dal circuito Telco-Telecom e le «scorie» greche (per un totale prossimo a 200 milioni in termini di svalutazioni) Mediobanca chiuderà il bilancio 2010-2011 con 360 milioni di profitti, contro i 400,8 milioni dellanno precedente. I calcoli sono degli analisti in vista dellapprovazione del bilancio di Piazzetta Cuccia (lesercizio si è chiuso a giugno) che dovrebbe lasciare il dividendo invariato a 0,17 euro e confermare la propria solidità patrimoniale con un Core Tier One superiore all11 per cento. In dettaglio la Grecia peserebbe 80-90 milioni e la svalutazione dei titoli Telecom conferiti in Telco 119 milioni.
Attesi, inoltre, il buon andamento di tutte le poste bancarie «tradizionali», costi sotto controllo e unasset quality migliorata. Il gruppo guidato dallad Alberto Nagel non mostra inoltre difficoltà sul fronte della raccolta, grazie al contributo di Chebanca! ma anche dei prestiti obbligazionari, da qualche tempo aperti al retail. La violenta guerra del debito sovrano che ha sferzato lestate ha tuttavia complicato lavvio del 2011-2012 e, a meno di sorprese, i conti a fine settembre sono attesi dagli analisti in rosso.
Il bilancio 2010-2011 sarà sul tavolo del cda mercoledì mattina dopo il comitato esecutivo; mentre nel pomeriggio il patto sarà chiamato a stilare la lista di maggioranza per il board (in scadenza con lassemblea del 28 ottobre); consultazioni in corso anche per ridefinire i comitati interni.
Nagel così come il presidente Renato Pagliaro non sono comunque in discussione e anche Unicredit ha confermato la propria squadra. Accanto al numero uno di Mediolanum, Ennio Doris, il «gruppo A» degli azionisti bancari potrebbe poi decidere di lasciare nel board come indipendente Erik Strutz, ora espresso da Commerzbank (che ha lasciato il patto insieme a Sal. Oppenheim). Tra i soci privati del «gruppo B» è previsto invece lingresso di Diego Della Valle, salito all1,9% del capitale, mentre resta da individuare un indipendente che affianchi Angelo Casò (che resterebbe anche presidente del patto).
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