da Milano
Dividendi generosi (69% il pay-out nel 2007) e nessun aumento di capitale: lamministratore delegato Ennio Doris rassicura lassemblea dei soci sulla solidità di Mediolanum. Come dimostra il fatto che nel 2007 grazie a un valore della nuova produzione pari a 400 milioni Mediolanum ha totalizzato circa il 30% del risultato raggiunto da Generali. Malgrado Mediolanum non sia certo grande come un terzo del colosso triestino, «siamo molto più piccoli» ha osservato Doris aggiungendo scherzoso: «Loro però sono nati circa 200 anni fa, abbiamo tempo». Mediolanum è grande socio di Mediobanca, dove il gruppo ha aumentato la propria quota al 3,5%: «Siamo convinti di aver preso una decisione che si rivelerà molto profittevole nel tempo», ha proseguito il banchiere specificando che il prezzo medio di investimento è «inferiore» alle attuali quotazioni di Piazza Affari già «molto basse». Mediolanum è legata a Piazzetta Cuccia anche attraverso Banca Esperia, «unesperienza molto positiva, e abbiamo voluto rafforzare la partnership».
Per quanto riguarda più in dettaglio i dividendi, Mediolanum manterrà un livello di pay-out anche oltre il 60% visto che è «in grado di finanziare lo sviluppo pur conservando una buona remunerazione degli azionisti». «Noi - ha ricordato Doris - ci eravamo dati come politica quella di distribuire un dividendo tra il 40% e il 60% e poi in realtà ci siamo posizionati oltre il 60%». La cedola del 2007 è di 0,20 euro; a novembre era stato distribuito un acconto di 0,085 euro. Il bilancio del 2007 è stato approvato ieri dallassemblea dei soci insieme al rinnovo dellintero cda, dove al posto di Marina Berlusconi è entrato Danilo Pellegrino (51 anni), direttore generale di Fininvest dal 2003 e presidente di Alba Aerotrasporti. Doris ha quindi escluso sia lipotesi di distribuire azioni gratuite sia di lanciare aumenti di capitale per Mediolanum che in ogni caso non è esposta verso i titoli subprime.
«Non abbiamo alcuna intenzione di fare aumenti di capitale perché non ce ne sono le ragioni. Potrebbe servire se ci fosse da fare unacquisizione sul mercato, ma il nostro modello di crescita prevede lo sviluppo interno», ha spiegato il banchiere sottolineando lunicità della formula del gruppo che di recente ha accelerato nel credito al consumo stringendo unasse con il Santander.
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