nostro inviato a Valencia
Potrebbero essere Francia o Polonia le prossime tappe internazionali di Mediolanum. Che intanto, però, stringe un asse con gli spagnoli del Santander per puntare sul credito al consumo in Italia. I dettagli dell'accordo con cui Mediolanum amplia la propria offerta ai prestiti personali sono stati illustrati ieri a Valencia dal numero uno del gruppo, Ennio Doris, insieme con l'ad di Banca Mediolanum Edoardo Lombardi e al responsabile del Santander consumer bank, Mario Viotto: per il primo anno l'obiettivo è un erogato di 80 milioni, destinati a salire a 100 il secondo e a 120 il terzo. E in estate Massimo Doris lascerà la regia di Mediolanum qui in Spagna per rientrare a Milano, dove entro fine anno diventerà direttore generale. Grazie al contributo atteso dal credito al consumo, Mediolanum differenzierà i propri canali di raccolta.
La mossa è almeno in parte assimilabile a quella compiuta da Mediobanca tramite la controllata Micos, ma Mediolanum, che è legata a Piazzetta Cuccia sia sotto il profilo azionario, sia dalla joint venture nel private banking con Banca Esperia, non teme sovrapposizioni o di subirne la concorrenza. «Mediobanca deve inevitabilmente diventare sempre più generalista - dice Doris -. Come azionista ne sono felice, chi non sa stare al passo con i tempi alla fine scompare. Ha imitato Ing, ha fatto bene». Resta sulla carta, invece, l'eventuale quotazione di Esperia che è «un'attività che genera liquidità», in ogni caso al momento non vi è alcuna difficoltà visto che non sono ancora state individuate occasioni di crescita per linee esterne. Da socio di Mediobanca Doris ha anche promosso il realismo con cui l'ad di Telecom, Franco Bernabè, ha ridisegnato le prospettive industriali del gruppo di tlc: «Ha fatto bene a parlar chiaro, a dire quali sono i programmi. Non sempre il mercato ha ragione».
Quanto ancora a Mediolanum, la diversificazione nel credito al consumo, che parte dallItalia, potrebbe presto «essere replicata in Spagna e Germania, dove il gruppo già opera», ha puntualizzato Lombardi. «Da qui a fine mese - ha concluso il top manager - è atteso invece un ulteriore incontro in Bankitalia per affrontare i problemi che affliggono il risparmio gestito italiano. Entro luglio la soluzione».
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