
Può essere che non tutti gli appassionati di musica classica conoscano il Masolino ensemble diretto dal maestro Matteo Madella. Perchè si esprime fuori dai teatri presentando il proprio repertorio stagionale di chiesa in chiesa, viaggiando però in tutta Italia.
Domani 26 settembre alle 21, per la rassegna di quest'anno La Luce in Oltre, nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli (zona Moscova), musicisti e coristi si esibiranno con la soprano Laura Scotti, il contralto Anna Bessi, il tenore Giampaolo Guazzotti e il bassista Oliviero Pari. Il concerto spazia da Mendelssohn (Le Ebridi) a Tchaikovsky (Lo Schiaccianoci) a Dvoràk (Slavonic Dance); quindi Mozart (Vesperae Solemnes de Confessore), Jenkins (Palladium) e Rameau (Les Indes Galantes). Il 4 ottobre, invece, nella chiesa di San Francesco di Lodi, in occasione della festa del Santo patrono e in novembre a Vicenza. L'esibizione è a ingresso libero con una libera donazione. Sono otto anni che l'ensemble gira per l'Italia. "Abbiamo 4 solisti, 50 coristi e 50 musicisti - ha spiegato Madella che è anche direttore artistico e musicale - Aspireremmo sì a toccare qualche teatro, molti di noi sono professionisti, altri si dedicano alla musica in modo amatoriale, ma ci teniamo a proporre repertori di un certo spessore. La nostra ambizione? Diffondere cultura e buona musica. I nostri tour sul territorio ci consentono di arrivare lontano, incontriamo di volta in volta fedelissimi ma anche tanti volti nuovi".
L'ensemble si è formato nel 2017 nel borgo di Castiglione Olona, "sotto un dipinto del Masolino che un mecenate donò alla Collegiata. Da allora l'angioletto ritratto dallo stesso Masolino nelle vele dell'abside accompagna il nostro logo - ha aggiunto il direttore - e da allora ci accompagna l'entusiasmo per la musica e per la dedizione a quello che facciamo. Cerchiamo anche nuovi coristi, tante voci permettono di ampliare i repertori".
La stagione di quest'anno ha un titolo ambizioso, "in
un periodo di ombre e colori grigi, mentre infuriano le guerre e le giornate sono caratterizzate da poca chiarezza, vogliamo essere la luce sempre accesa, quella che tende all'infinito nella speranza anche di diffonderla".