Cronaca locale

Meno muscoli e più relax: è wellness mania

Raddoppia il numero dei centri benessere: il 90,6% in quattro anni

Laura Sonzogni

Bicipiti gonfi, addominali scolpiti, pelle glabra e cosparsa d’olio: simboli di un «universo palestra» che non esiste più. La nuova frontiera del fitness risiede in un detto di Giovenale, ormai da secoli patrimonio del comune buon senso: «mens sana in corpore sano». È quanto emerge da un’indagine condotta dall’Unione del Commercio di Milano su oltre 50 palestre associate all’Apiis, l’Associazione provinciale imprenditori impianti sportivi di Milano in occassione della «Wellness World Exhibition», prima manifestazione italiana dedicata al benessere che si terrà in Fieramilano dal 20 al 30 ottobre.
Tra le nuove tendenze per favorire il benessere mentale oltre che quello fisico, accanto all’ormai tradizionale yoga compaiono discipline come il pilates o i corsi Body in mind, che promettono un’alta tonificazione, con un maggior rilassamento e un minor sforzo.
E mentre in tutta Italia cresce l’industria del fitness, Milano si aggiudica il primato in ogni settore: operano sul territorio del capoluogo lombardo, infatti, oltre il 37 per cento delle palestre, quasi la metà dei centri benessere e più del 33 per cento dei centri estetici. La «capitale della moda», infatti, è riconosciuta come centro propulsivo delle nuove tendenze anche in questo settore. Il popolo meneghino, inoltre, sembra essere particolarmente recettivo nei confronti di queste nuove discipline e i centri benessere vengono vissuti come un’oasi in cui rilassarsi e uscire dal quotidiano. È quanto dichiarato dal 70 per cento degli intervistati, mentre un 20 per cento vi ricerca addirittura il benessere psichico e il restante 10 dichiara di farlo per moda.
A frequentare i centri wellness milanesi in prima linea ci sono le donne, seguite a breve distanza dagli uomini (57 per cento contro il 43 per cento). Oltre il 50 per cento degli habitué delle palestre ha un’età compresa tra i 31 e i 50 anni, mentre la presenza più bassa è quella degli over quaranta (solo il 10 per cento). Tra le categorie professionali la pole position spetta agli impiegati, il 30 per cento. Seguono i liberi professionisti, 20 per cento, e gli studenti, 10 per cento.
Qualunque sia la professione, per il 70 per cento l’ora «X» sono le 18: eserciti di donne e uomini abbandonano pc e scrivanie e fuggono dallo stress. Ad attenderli, in mancanza di prati, laghetti e paesaggi montani, locali condizionati e istruttori in forma perfetta pronti a giurare che diventare come loro non è impossibile.
Le nuove tendenze coinvolgono il 70 per cento degli iscritti alle palestre, ma la percentuale sale a 90 nel campione femminile. Tra le mode più recenti trionfano il pilates in acqua e la capoeira, danza di guerra brasiliana sempre più diffusa tra i ragazzi: il guerriero a torso nudo ha ormai soppiantato l’uomo in mini-slip e posa scultorea. Tra i maniaci del fitness resta comunque un 30 per cento per cui il fondoschiena di Jennifer Lopez passa necessariamente da «lacrime e sangue». Per loro la scelta ricade sui più tradizionali corsi di aerobica, gag, step e cardiofitness.
Quasi tutto il campione, infine, sceglie una palestra solo se dotata di beauty center.

L’amore per massaggi, bagno turco e sauna, infatti, accomuna proprio tutti: fan del gluteo scolpito, simil asceti in cerca dell’atarassia, maniaci del sudore ad ogni costo.

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