Menotti, una bella stagione che vola "Come il tempo"

Il teatro festeggia il riconoscimento del ministero della Cultura con un cartellone che spazia tra danza e clown

Menotti, una bella stagione che vola "Come il tempo"
00:00 00:00

È un cartellone molto vario quello presentato al Menotti, come si addice a un teatro importante. Non che già non lo fosse, ma il 30 giugno è arrivato il timbro ufficiale: il Menotti è stato riconosciuto dal ministero della Cultura come teatro della città di rilevanza nazionale. Per dare un'idea di che cosa si tratti, in tutta Italia ce ne sono venti e a Milano altri due: il Parenti e il Teatro dell'Elfo. Emilio Russo, che ne è direttore artistico, racconta come sia avvenuta la crescita a partire dal 2019. Il pubblico è passato da 29.298 ingressi a 62.137 nel 2024, quindi è più che raddoppiato. Se c'è leggerezza, non è soltanto quella che impregna la ricca stagione 2025- 2026, con oltre quaranta titoli in sede tra la Sala Grande e lo Spazio Atelier, la stagione estiva alla Sormani, e un'attività di distribuzione nazionale che porterà le produzioni in tutta Italia. È il caso di "Crisi di nervi" di Peter Stein, tre atti unici da Cechov che saranno in tournée.

Veniamo a quel che aspetta il pubblico da ottobre a giugno. "Come il tempo" s'intitola la stagione. Sintetizza Emilio Russo: "Il tempo della stagione che ci attende è un tempo molteplice, che ci invita a non restare fermi, a farci attraversare dalle storie". In prima milanese dal 25 al 30 novembre "La tempesta" di Alfredo Arias: la celebre opera di Shakespeare è stata ripresa dal regista argentino con un allestimento sull'isola- palcoscenico. In prima milanese dal 5 all'8 marzo prossimo anche "Pinocchio" di Davide Iodice, sottotitolo "Che cos'è una persona". In scena saranno persone con disabilità, i loro genitori, amici e accompagnatori.

Ad aprire la nuova stagione il ciclo "Teatro disarmato", che ha anche una sua icona a raffigurare la pace. Si va da "Mattatoio n. 5" di Kurt Vonnegut a "L'è el dì di mort, alegher", navigli e trincee della Prima guerra mondiale, dalle "Olimpiadi del '36" di Federico Buffa, che racconta lo sport ai tempi di Hitler a "Causa di beatificazione" di Massimo Sgorbani, ambientato nella guerra in Kosovo. Al centro del progetto, tre classici della classicità rivisti da Gabriele Vacis per "Trilogia della guerra": si tratta di "Prometeo", "Sette a Tebe", "Antigone e i suoi fratelli".

Numerosi gli eventi internazionali. Una versione ecologica di "Cenerentola", dei Chicos Mambo, con ideazione e coreografia di Philippe Lefeuille: sei polimorfi danzatori circondano l'eroina di coloratissima plastica riciclabile. E ancora il gruppo svizzero di mimi Mummenschanz, l'appuntamento ormai consueto con i Familie Floez che da Berlino portano in prima nazionale "Finale", Jakop Ahlbom con "Lebensraum".

La sezione "Cantiere Novecento" mette l'accento sugli autori italiani. E allora ecco Flaiano, "Il male oscuro" di Giuseppe Berto, "Mistero buffo" di Dario Fo, "Il bar sotto il mare" di Stefano Benni. Tra i classici rivisitati "Delitto e castigo" di Dostoievskij, "Gli innamorati" di Goldoni e anche "Arlecchino muto di spavento". Per Tempo di suomi Il clown dei clown è David Larible, teatro e musica con "Ahi Maria!" dedicato da Emilio Russo a Rino Gaetano e un omaggio a Tim Burton di Spleen Orchestra.

E ancora Tempo di voci, con protagonisti del teatro di narrazione quali Alessio Boni, Paolo Nori, Daniele Pecci , Paolo Rumiz, Maddalena Crippa, Andrea Baracco, Paolo Rossi, Peppino Mazzotta che porta in scena "Enigma", storia di Alan Touring.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica