Diego Palomba, lei nel 2000 ha creato il mercatino di Bonola: è soddisfatto di come sono andate le cose in tutti questi anni?
«Si, il mercatino dellusato con privati e non professionisti e senza ambulanti, è diventato un punto di forza del Piano di governo del territorio in Zona 8. Scambi e baratti, ma anche vendita, come esposto nelle linee guida. Ma solo i privati possono esporre, dando un contributo domenicale a sostegno di 50 euro. E talvolta neppure me lo danno».
Però intorno succede di tutto, è una autentica casbah. Non sarebbe il caso di spostarlo in unarea recintata che permetta maggiori controlli?
«Impossibile. Non si può andare nel parcheggio Atm di via Kant, fatto con i soldi di Italia 90, perché è piccolo ed è in gestione alla sola Atm. Avevo provato a Quarto Oggiaro, alla fermata del passante, ma neanche lì si può».
E a chi vorrebbe chiudere il mercatino, politici zonali e cittadini, lei cosa risponde?
«Intanto nessuna parte politica ha mai chiesto di chiuderlo perché rappresenta una risorsa. Certo, occorre combattere labusivismo e in questo sono sempre stato al fianco della precedente amministrazione di centrodestra e ora del nuovo presidente di zona Zambelli e di Lipari responsabile della Commissione commercio. Ho un contratto annuale, ma sono pronto a ricorrere al Tar se non me lo rinnovano e sono sicuro di vincere perché mai in 11 anni è stato fatto qualcosa di negativo né ci è arrivata una sola denuncia dal Comune o dai cittadini. Abbiamo un servizio di vigilanza privato interno con 6/10 ex poliziotti, medici e professionisti sempre presenti e i guadagni li utilizziamo in tante opere di beneficenza e sostegno ai bisognosi. La Finanza ci ha controllato trovando tutto in regola».
Cosa fare allora per evitare il degrado e migliorare la situazione?
«Lavorare, solo lavorare. E se la vigilanza urbana che prima cera e poi sè vista sempre meno, non vuole farlo, diano a me lautorizzazione.
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