I ladri di biciclette non sono un ricordo in bianco e nero delle vecchie pellicole di De Sica. Ci sono ancora, eccome. In versione più organizzata. E ogni sabato mattina, alla buonora, si presentano in piazza Cantore, a pochi metri dalla fiera di Sinigaglia, per vendere il bottino della settimana: mountain bike di ultima generazione, olandesi da donna con tanto di cestino in vimini, bici con il sellino ancora incelofanato. Ce nè per tutti i gusti.
Il meccanismo per riciclare la merce rubata è semplice. La bicicletta viene legata a un palo, a un albero o alla rete dei giardinetti con un lucchetto (non sia mai che qualche altro ladruncolo se la porti via). Il rivenditore se ne sta, paziente, a qualche metro di distanza ad aspettare su una panchina. Chi vuole acquistare, fa due passi tra la merce, valuta i dettagli, sceglie modello e colore. Proprio come in negozio. E poi, dopo un rapido gioco di sguardi per «dichiarare» tacitamente la propria intenzione e per individuare la persona giusta a cui rivolgersi, si avvicina al venditore per la trattativa del prezzo. «Duecento euro» ci provano gli abusivi. Come ridere si scende a 50 euro. Tutto in contanti, «chiavi in mano». Un bellaffare, contando che le bici sono pressoché nuove e non hanno nemmeno bisogno di una gonfiatina alle ruote. I modelli più moderni spariscono già alle 8 del mattino e a mezzogiorno bisogna accontentarsi delle bici più vecchiotte.
Ai giardinetti si aggirano anche molti ex proprietari in cerca della loro bici rubata di fresco e magari nemmeno denunciata alla polizia. Sì perché molto spesso nemmeno ci si prende la briga di sporgere denuncia per il furto contando che rintracciare la bici è quasi impossibile.
Alle forze dellordine risulta che almeno il dieci per cento delle biciclette in circolazione a Milano sia, come dire, di «seconda mano». Un giro daffari milionario quello del «ruba e rivendi» delle due ruote. In base ai dati della Fiab, la federazione italiana amici della bicicletta, i furti in Lombardia sono circa 390mila e il business di un anno ammonta a qualcosa come 20 milioni di euro, calcolando un valore di 50 euro a bici. Ogni tanto le bici rubate vengono sequestrate, ma per incastrare i venditori bisogna per forza coglierli in flagrante per evitare di incappare nel reale proprietario. Polizia e carabinieri consigliano comunque di denunciare il furto: la metà delle bici viene ritrovata.
In via Gregorovius, nella civica depositeria, dallanno scorso viene organizzata unasta di bici ritrovate e si riesce a portare a casa qualcosa di buono anche con cinque euro.
Il mercatino delle bici rubate con servizio «chiavi in mano»
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.