Virginia Polizzi
Cera una volta la vecchina con il fazzoletto nero in testa che andava al mercato armata di sgabello e cesto colmo di uova per vendere il prodotto delle sue galline appena fatto. Poi cerano il fruttivendolo, il macellaio, il salumiere. Ognuno con la sua mercanzia. Chi tesseva le lodi delle mele appena colte e chi del maiale appena squartato. Con espressioni schiette, veraci, che non badavano troppo alla formalità linguistica. In pochi metri si costruiva ogni mattina una girandola di banchetti scandita da voci urlanti: «Signorì viè qui. Guardi quantè bella stà scarola». Cera una volta e per fortuna cè ancora questo microcosmo, saldo lì a ricordare che per quanto si possa parlare di era postindustriale e super-mega-grande distribuzione, tutto parte dalla terra. Eppure, per rimanere lì salda anche la vecchina ha dovuto confrontarsi con la concorrenza. E quindi nel prossimo futuro, oltre allo sgabello e alla cesta colma di uova quando si recherà al mercato sotto al braccio avrà anche un portatile. Sì, proprio un personal computer, per collegarsi ogni mattina al centro agroalimentare e ordinare la sua spesa, che poi rivenderà al cliente, direttamente al suo punto vendita a un prezzo vantaggioso. Il famoso e-commerce. È questa liniziativa del centro agroalimentare Roma (Car) e di 15 mercati rionali, aderenti all'associazione gestione servizi (Ags), per migliorare il servizio e vendere prodotti a prezzi competitivi, guadagnando nuovi clienti in concorrenza con i centri commerciali. I 15 mercati acquisteranno on line alcuni prodotti promozionali dal centro agroalimentare che glieli porterà direttamente nei punti vendita, per poi rivenderli a buon prezzo ai consumatori. Di fatto, i mercanti si attrezzeranno di collegamento internet nella propria struttura. Saranno accreditati e potranno ordinare una combinazione di merce a buon prezzo stabilita dal centro agroalimentare: in poche parole, un paniere composto da una una ventina di prodotti di cui una decina del «Cash and Carry», come bibite, cibi inscatolati e confezionati ed altri 5-6 prodotti agroalimentari tra i meno deperibili, come arance o patate. Questo «paniere» avrà un prezzo fisso alla vendita e allacquisto, la vecchina cioè su questi prodotti non potrà guadagnarci sopra. Così il consumatore potrà contare su un forte margine di risparmio e la vecchina su nuova clientela attirata dallofferta. Questo il primo vantaggio, ma non solo. Ogni giorno, infatti, si recano al centro agroalimentare di Roma, in via Tenuta del Cavaliere, circa 8mila dettaglianti con oltre 4mila mezzi. In questo modo, i 15 mercati rionali che aderiscono alliniziativa potranno risparmiarsi il viaggio, con una notevole riduzione del traffico sulla via Tiburtina e sull'A24. Uniniziativa unica a Roma, che dovrebbe partire in autunno in via sperimentale. «Sono anni che lavoriamo sul discorso delle consegne direttamente nei punti vendita per cercare di abbattere il traffico delle vetture che ogni mattina vengono qui al Car - spiega Fabio Massimo Pallottini, amministratore delegato di Cargest Srl -. Abbiamo spesso venduto per telefono ma con questa iniziativa vogliamo andare oltre.
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