Mercato immobiliare: entro pochi mesi 100mila affari in meno

La ricreazione è finita, si torna a lavorare. Esauritosi definitivamente il boom del mercato immobiliare, quando di tutto si poteva costruire perché di tutto si riusciva a vendere, è giunto il tempo della maturità, dove le compravendite, e di conseguenza le edificazioni, seguiranno le effettive necessità del mercato. Un ridimensionamento all’insegna della «saggezza» favorito essenzialmente da fattori economico-finanziari che coinvolge tanto il mercato nazionale quanto quello milanese e del quale si è parlato in un dibattito promosso da Assimpredil Ance. «Da una parte - spiega Mario Breglia, presidente di Scenari immobiliari - si è fermata la corsa al denaro facile e disponibile per ogni operazione immobiliare. Dall’altra i potenziali compratori con poche risorse economiche (giovani e immigrati) sono in crisi. Negli anni scorsi il boom dei mutui e le politiche espansive del credito hanno dato a molti di loro la possibilità di accedere al mercato della casa. Dopo agosto tutto è cambiato e le politiche bancarie sono molto rigide. Mancheranno all’appello centomila compravendite nei prossimi mesi se non si attuano strategie adeguate».
Ciò che ci attende nel prossimo futuro, e che inizia già ad essere realtà, è una stabilizzazione del settore, con maggiore attenzione al prodotto e una naturale selezione degli operatori in favore di chi saprà rispondere a logiche più mature. Specialmente nell’ottica delle nuove prospettive aperte per lo sviluppo di Milano dall’Expo.

«L’Expo - conclude il presidente di Assimpredil Ance, Claudio De Albertis - è la scintilla che serve per attirare in città risorse destinate alle infrastrutture, ma deve coniugarsi con una strategia complessiva di sviluppo. Un’occasione da non sprecare».

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica