Chiamatelo come volete, marché aux puces, il Portobello milanese, la Porta Portese meneghina, l’idea è quella: realizzare un grande mercatino delle pulci in città, che possa diventare anche un’attrazione turistica. Il progetto è firmato dall’assessore comunale al Commercio Franco D’Alfonso, impegnato in un piano di revisione complessiva del sistema dei mercati, che ieri ha visitato la Fiera di Senigallia: «Quello che mi piacerebbe fare è realizzare una grande Camden town milanese ovvero un grande mercato delle pulci, organizzato, che parta proprio dalla Fiera di Senigallia com’era alle origini, arricchito, ampliato e strutturato. Duplice l’obiettivo: rilanciare la fiera di Senigallia, mortificata dall’attuale collocazione, e trasformarla in un’attrazione non solo per i milanesi, ma anche per i turisti, esattamente come avviene a Parigi, Londra o Roma».
Il punto di partenza: l’infelice situazione della fiera, cinta dalla mura di via Valenza (impossibili da abbattere perché vincolate dalla sovrintendenza), molto penalizzata dal punto di vista della visibilità e del passaggio e dalla struttura del piazzale. Come se non bastasse, ad accogliere il visitatore una schiera di abusivi - contro i quali il Comune ha intenzione di intervenire a breve -. Insomma una location - alternativa alle sponde della Darsena, inagibile per gli scavi del parcheggio - che, concordano Comune e ambulanti, ha penalizzato negli anni il mercatino, che è andato impoverendosi, perdendo il clima e alcune delle bancarelle più caratteristiche. Ad agitare le acque a due passi da Porta Genova, la notizia delle sentenza del Tar che ha messo la parola fine alla telenovela dei box sotterranei della Darsena: il Comune ha ragione, è tornato in possesso dell’area e non dovrà alcuna penale all’azienda inadempiente. Ora si tratta di riqualificare l’ex porto, ma «ci vorranno degli anni - spiega D’Alfonso - quindi qualsiasi ipotesi di trasferimento della Fiera in Darsena è assolutamente prematura».
Gli ambulanti vorrebbero in alternativa essere trasferiti a Romolo o a Pagano, zone certamente di maggiore passaggio e visibilità, ma l’assessore non è molto favorevole: «Mi sembra che in questo modo andremmo solo a spostare il problema. Certo è che non è pensabile realizzare un grande mercato delle pulci in centro». Sotto la lente di Palazzo Marino anche il mercatino di San Donato e di Bonola, che versano in condizioni non degne di una metropoli civile» per dirla con le parole di D’Alfonso. Presto interverremo anche lì.
L’altra alternativa che si pone per gli ambulanti di Senigallia, qualora non si riuscisse a individuare una location, che possa coniugare le esigenze di Palazzo Marino con quelle degli ambulanti, «sarà necessario allora migliorare le condizioni di via Valenza». L’idea? Sistemare le bancarelle nei Magazzini in disuso a Porta Genova, di proprietà delle ferrovie appunto.
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