Mercedes rinnova la spider Slk Giù la capote e addio mal di collo

da Nizza

A dispetto dei pochi aggiustamenti al maquillage che farebbero propendere per un moderato aggiornamento, sotto gli abiti della nuova Slk - in vendita a prezzi che oscillano da 40.150 della 200 K a 82.570 euro della 55 Amg più prestazionale - si nascondono un gran numero di novità. Per l’esattezza, sono ben 650 e anche se nessuno si toglierà lo sfizio di andare a verificare se a Stoccarda sanno usare bene il pallottoliere è, però, innegabile che la nuova generazione della più piccola delle roadster con la Stella piazzata nella mascherina - come impone lo status di Mercedes sportiva - ci tiene subito a precisare che in questa nuova serie ha fatto passi avanti.
Salgono, infatti, le potenze del quattro cilindri di 1.8 litri sovralimentato da un compressore volumetrico della 200 Kompressor che adesso eroga 184 cv e del V6 di 3.5 litri della 350 che ora sviluppa 305 cv. Per completare quanto i pochi nuovi dettagli estetici - il frontale reso più aggressivo dall’inedito disegno dello spoiler inferiore, gli indicatori di direzione a Led integrati nei retrovisori, la fanaleria posteriore con trasparenti scuri, i terminali di scarico trapezoidali e il motivo che richiama l’estrattore aerodinamico nella coda - e l’upgrading delle dotazioni non riescono a trasmettere, va ancora aggiunto che le Slk edizione 2008 sono tutte più sobrie di quelle con cui s’avvicendano.
Anche la 280 spinta dal recente V6 aspirato di 3 litri da 231 cv e l’Amg 55 mossa dal «solito» V8 di 5.4 litri da 360 cv - abbinato al cambio 7GTronic rivisto dall’atelier sportivo di Stoccarda - che, però, adesso si declina ora anche in una versione Performance che tocca i 280 anziché i 250 all'ora e adegua assetto, freni e sterzo alle specifiche prestazioni.
L’allestimento Sport, l’unico disponibile per la 350 e il top di gamma per la 200 Slk, al ricco equipaggiamento dell’abitacolo (prevede anche selleria in pelle, frangivento in vetro e sistema multimediale Comand) abbina l’assetto sportivo con cerchi da 18 pollici e l’impianto frenante maggiorato ai quali si può, ancora, aggiungere lo sterzo diretto. Così allestita la nuova Slk mette in campo un dinamismo senza sbavature né in termini d’agilità né d’affidabilità di marcia. E tutto ciò a prescindere dai picchi di potenza e di coppia dei due nuovi motori. Il V6 gratifica chi guida tanto con la melodiosa sonorità quanto con il rendimento, che soddisfa con la determinazione delle risposte i più sportivi e con l’elasticità le esigenze di chi ama viaggiare a «cielo aperto» sfruttando, magari, l’Airscarfe: il sistema di riscaldamento del collo piazzato nei poggiatesta della selleria sviluppato dalla Mercedes.

Il rinnovato motore sovralimentato della 200K guadagna incisività a partire dai regimi intermedi, cioè quando coppia e potenza vincono gli effetti dei lunghi rapporti del cambio scelto per alleggerire i consumi a fronte dell’incremento della cavalleria.

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