Perugia - Raffaele Sollecito, Amanda Knox
e Rudy Guede oggi sono stati di nuovo in aula davanti al gup di Perugia
Paolo Micheli dove è ripreso il processo per l’omicidio di Meredith Kercher.
Sguardi d'intesa fra Amanda e Raffaele Non potendo parlare, si sono accontentati di comunciare con sguardi e occhiate. Oggi tra Raffaele Sollecito e Amanda Knox ci sono
stati diversi sorrisi. Tra i due però nessuna parola, come previsto
dalle norme che regolano lo svolgimento dell’udienza preliminare
per l’omicidio di Meredith Kercher per il quale sono imputati.
Il primo ad arrivare nell’aula del gup di Perugia è stato il giovane
pugliese, con un maglioncino blu, dal quale spuntava un collo di
camicia verde, al posto della giacca di ieri. Poi la Kercher, anche lei
in maglione ma multicolore e con i capelli oggi in parte raccolti a
formare una coda. I due si sono sorrisi in maniera apparentemente
distesa. Un atteggiamento che si è ripetuto durante le pause del
processo o quando si sono alzati dai banchi per recarsi in bagno.
Come ieri i due hanno comunque assistito all’udienza seduti a tavoli
posti su file diverse, accanto ai loro avvocati.
In aula anche oggi Rudy Guede con il quale si sono praticamente
ignorati.
Testimone vende intervista a "La Nazione" Il finale della
terza udienza preliminare, ha riservato dell sorprese. Il gup Micheli ha interrotto la
deposizione del testimone somalo ed ha inviato alla Procura della Repubblica un video, la
trascrizione di un sms e le dichiarazioni dello stesso teste.
Lo straniero avrebbe ammesso di aver preso 2mila euro per una intervista rilasciata al
quotidiano "La Nazione". Ora la Procura dovrà valutare se ci
sono le condizioni per una incriminazione per falsa testimonianza nei confronti dello
straniero.
Comunque nella sua breve deposizione il teste non avrebbe confermato la sua teoria di un Rudy
violento con le ragazze.
Tutti senza manette ai polsi Gli imputati sono stati condotti in aula tutti senza manette.
Il legale dell’ivoriano, l’avvocato Walter Biscotti, si è recato
personalmente ad attendere il suo assistito all’arrivo nella zona
riservata ai giornalisti per assicurarsi che, contrariamente a quanto
successo ieri, avesse le mani libere.
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