Meredith: in tre sulla scena del delitto

Amanda, Raffaele e Rudy erano tutti sulla scena del delitto quando è stata uccisa Meredith Kercher, sostengono gli inquirenti. Guede ripete: non sono io l'assassino. I difensori di Sollecito contestano la prova della scarpa

Meredith: in tre sulla scena del delitto

Perugia - Colloca Amanda Knox, Raffaele Sollecito e Rudy Hermann Guede, tutti sulla scena del delitto quando è stata uccisa Meredith Kercher, la ricostruzione fatta finora degli inquirenti perugini che indagano sull'omicidio della studentessa inglese. Il ruolo di ciascuno è però ancora da chiarire, mentre più defilata viene considerata la posizione di Patrick Lumumbra Diya, l'unico degli indagati tornato in libertà. Un quadro che sarà ulteriormente definito sulla base dei risultati degli esami della polizia scientifica attesi nei prossimi giorni. Da quelli consegnati finora al pm Giuliano Mignini emerge che su un fazzoletto di carta trovato all'esterno dell'abitazione dove è stata uccisa la studentessa sono state trovate tracce di Dna di persone risultate totalmente estranee all'omicidio.

Accertamenti medico legali sono invece ancora in corso per stabilire se la Kercher abbia subito un tentativo di strangolamento prima di essere uccisa L'ipotesi che Meredith possa avere subito un tentativo di soffocamento prima di essere uccisa con una coltellata al collo è stata formulata dopo che sull'osso ioide del collo è stata trovata una lesione. Non è però escluso che questa possa essere stata provocata dalla stessa lama. I risultati finali degli accertamenti medico legali devono essere ancora depositati. Le cause e l'orario della morte di Meredith saranno inoltre al centro di un incidente probatorio in programma da lunedì prossimo davanti al gip di Perugia. I periti nominati dal giudice dovranno tra l'altro decidere se svolgere o meno una nuova autopsia.

Guede incontra gli avvocati: non sono stato io Respinge le accuse che gli vengono mosse in relazione all'omicidio di Meredith Kercher Rudy Hermann Guede che oggi ha incontrato in Germania l'avvocato Walter Biscotti che lo difende insieme al collega Nicodemo Gentile. I legali hanno però spiegato che al momento preferiscono mantenere un riserbo assoluto sui contenuti del colloquio. Anche il viaggio in Germania dell'avvocato Biscotti si è svolto con la massima discrezione. Nei prossimi giorni, invece, sarà il padre di Guede a recarsi in Germania per incontrare il figlio. Con il difensore Guede avrebbe ammesso di essere stato presente nella casa di Meredith Kercher la sera dell'omicidio. Fin dal momento in cui è stato bloccato in Germania ha però negato di avere ucciso la studentessa. Guede, arrestato in esecuzione di un mandato di cattura europeo, dovrebbe essere trasferito in Italia verso il 10 dicembre.

I difensori di Sollecito contestano la prova della scarpa  Hanno depositato oggi alla procura di Perugia una consulenza tecnica con la quale contestano la compatibilità, ipotizzata dagli inquirenti, tra una impronta di scarpa trovata accanto al corpo di Meredith Kercher e le calzature sequestrate allo studente.

Secondo l'esperto nominato dai difensori del giovane le suole delle sue scarpe presentano diverse difformità rispetto al disegno rilevato sul pavimento dell'abitazione di via della Pergola dove è avvenuto l'omicidio. Dalle analisi compiute finora è inoltre emerso che sulle calzature non ci sono residui di sangue. Sollecito è difeso dagli avvocati Marco Brusco, Luca Maori, Tiziano Tedeschi e Delfo Berretti.

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