Cronache

Merlo non si rassegna e insiste per Carignano

Il destino del nuovo superbacino è segnato: sarà lo specchio d'acqua di fronte a Carignano il luogo dove sistemare l'immensa struttura destinata alle riparazioni navali. Con buona pace non solo per gli abitanti di quel quartiere, ma anche del centro storico. A ribadire questa scelta il presidente dell'Autorità portuale, Luigi Merlo, ieri nel corso di un convegno organizzato dall'Aidia (Associazione italiana donne ingegneri e architetti). Merlo, fresco di rinnovo al vertice di Palazzo San Giorgio, ha dettato i tempi e i modi che porteranno alla realizzazione della mega infrastruttura galleggiante (360 metri di altezza e 79 di lunghezza) che sarà dunque collocata al posto del vecchio superbacino venduto ai Turchi una quindicina di anni fa. Il 24 gennaio prossimo riunirà l'apposita commissione creata per vagliare le buste dei soggetti che partecipano alla gara, e tra febbraio e i primi giorni di marzo presenterà le linee guida portanti del nuovo Piano regolatore portuale. Successivamente darà l'avvio al processo di Vas (Valutazione ambientale strategica) per informare i soggetti interessati, cittadini compresi. Merlo ha confermato che l'opera richiederà un investimento tra i 50 e i 70 milioni di euro in parte sovvenzionati dalla vendita della quota del 60% dell'aeroporto detenuta dall'Autorità portuale. «Ho dovuto dare una risposta immediata agli operatori che mi hanno chiesto un’opera che considero necessaria per la sopravvivenza economica della città». Merlo ha anche risposto a chi ha proposto la collocazione della sesta vasca e di tutte le riparazioni navali nel ponente cittadino sfruttando il ribaltamento a mare di Fincantieri. «Le intenzioni dell'azienda non sono quelle di riconvertirsi alle riparazioni e poi sei bacini a Sestri non ci stanno, ma se tra le proposte dei concorrenti in gara ce ne saranno di nuove e interessanti le valuteremo senza pregiudizi».

Alla gara partecipano sette soggetti: lFincantieri tramite il Cetena, Ente bacini, Biis (Banca infrastrutture innovazione e sviluppo di Intesa Sanpaolo), Iccrea (Banche di credito cooperativo e dalle casse rurali) e gli studi di ingegneria Bg Link e Malvezzi.

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