Cronaca locale

Messa per i 118 morti di Linate: «L’amore non tramonti mai»

Durante la commemorazione, letti tutti i nomi delle vittime: il dolore e la rabbia dei parenti. Lettera del cardinale Tettamanzi: «Vi sono vicino». Questa sera un concerto alla Scala

Quattro anni dalla mattina in cui 118 persone morirono sulla pista di Linate. La sciagura aerea è stata ricordata ieri alle 10,30 nella basilica di Santa Maria delle Grazie davanti a volti ancora in lacrime di familiari e amici delle vittime. Lacrime versate che hanno lacerato per sempre gli animi, come ha sottolineato durante la commemorazione monsignor Gianfranco Ravasi, prefetto della Biblioteca Ambrosiana.
Poche parole, asciutte e significative, pronunciate da monsignor Ravasi per incitare i parenti a fare in modo che a distanza di quattro anni l’amore continui a esistere.
«Quando stasera tornerete a casa cercate lì i vostri figli- ha detto Ravasi -, e guardando in cielo immaginate che la luce di quelle stelle che vedete sia anche dei vostri cari e pensate che essa non si è mai stinta e estinta». Durante la celebrazione, intervallata dai canti del coro del collegio San Carlo, sono stati letti uno ad uno i nomi delle vittime.
Gabriele Albertini ha preso parte alla commemorazione nella basilica e si è allontanato subito dopo la cerimonia.
Al termine della commemorazione, prima della benedizione, Paolo Pettinaroli, presidente del «Comitato 8 ottobre» che nell’incidente ha perso il figlio, ha preso la parola: «Il numero dei partecipanti è di ben cento persone superiore a quello del secondo anno e ora dopo le lacrime versate è il momento della rabbia». Un momento della cerimonia molto toccante.
Durante l’omelia monsignor Gianfranco Ravasi ha letto un messaggio del cardinale Dionigi Tettamanzi: «La vostra fede conosce la dura prova della croce. Ho ricevuto - ha spiegato Tettamanzi nel suo messaggio - dal sindaco Gabriele Albertini, l’invito a partecipare alle iniziative per la commemorazione dell’incidente dell’8 ottobre e ho voluto rinnovare a tutti e a ciascuno la vicinanza del vescovo come segno di compassione, nel suo autentico significato, cioè di condivisione del soffrire».
L’invito conclusivo del cardinale ai parenti delle vittime è stato: «Tra ribellioni, domande e attese, cercare la luce e scorgerla al di là dell’abisso».


Il programma del quarto anniversario delle vittime della strage di Linate prevede oltre alla commemorazione di ieri mattina un concerto per non dimenticare, diretto dal maestro Roberto Abbado che si svolgerà questa sera presso il Teatro alla Scala alle ore 20.

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