Messi e Xavi contro Ronaldo il Pallone d’oro è Barça-Real

Ci siamo, nell’ambito delle celebrazioni di fine anno per sua maestà il pallone, verranno premiati i maestri che meglio lo accudiscono e lo rispettano. Vieni piccolina, le diceva Didì, e lei correva fragile fra i suoi piedi per farsi accarezzare. Una storia d’amore. Lui era sempre l’ultimo ad entrare in campo perché spendeva i restanti preziosi secondi per impomatarsi i capelli che aveva ricci come tutti i neri che giocavano al football. Lei per lui era pronta a volare.
Didì non ha mai vinto il Pallone d’Oro, quando il premio venne istituito era rigidamente esclusiva dei calciatori europei e solo nel 1995 con George Weah si aprirà ad altri ma solo se tesserati Uefa. Oggi il brasiliano Didì sarebbe sempre in nomination e non solo perché fu il primo a segnare al Maracanà di Rio, ma perché ora il premio è open, aperto a tutti, anche se per il terzo anno consecutivo è riservato a giocatori della Liga spagnola: Messi, Cristiano Ronaldo e Xavi nel 2009, con il portoghese che chiuse con il Manchester e passò al Real; poi Messi, Iniesta e Xavi Hernandez nel 2010, Messi, Xavi e di nuovo Ronaldo in questa edizione. In realtà si perpetua il duello fra Barça e Madrid che si giocano Liga, Champions, Pallone d’Oro e anche panchina d’Oro, perché il premio al miglior allenatore se lo contendono Pep Guardiola e Josè Mourinho che ha già vinto la prima edizione. C’è una terza nomination per Alex Ferguson (Manchester United, Premier), atto dovuto a un manager che governa uno dei club più carismatici del globo da 25 stagioni. E qualcuna anche buona.
Messi rischia di sbancare ancora una volta il tavolo dei trofei e trascinarsi dietro una pletora di detrattori che non lo riconoscono come re. Ma il calcio ci ha abituato a diffidare sempre dei vincitori, il trono di Messi non fa eccezione, è d’accordo anche Zlatan Ibrahimovic: «Nella mia testa sono io il più forte di tutti. Non ho bisogno del Pallone d’Oro per essere il numero 1». Lo svedese si è ritrovato ancora una volta escluso perfino dalla lista dei ventitrè, ma ha dichiarato la sua scelta: «Messi. È il più forte e spero continui a esserlo». L’argentino è il grande favorito, dovesse riuscirgli il colpo raggiungerebbe Michel Platini, tre edizioni consecutive finora se le è aggiudicate solo il francese. Anche gli olandesi Johan Cruyff e Marco Van Basten hanno vinto tre volte il Pallone d’Oro ma non consecutivamente.
E non finisce qui, la Pulce del Barça è in lizza anche per il Puskas Award 2011, il riconoscimento al gol più bello dell’anno, quello messo a segno negli ottavi di Champions contro l’Arsenal. Magari per spalmare gli allori il premio andrà al santista Neymar per la rete al Flamengo, o a Wayne Rooney, gol nel derby col City.
E c’è dell’altro, il FifPro. Votata da 50mila calciatori di tutto il mondo: verrà varata la squadra dell’anno, un 4-4-2 che ha visto Buffon, Pirlo e Nesta unici italiani votati, con l’appoggio di Lucio, Maicon, Sneijder, Thiago Silva, Ibrahimovic e Cavani a tenere alta la serie A. La formazione definitiva verrà annunciata il 9 gennaio a Zurigo durante la cerimonia del Pallone d’Oro.

Niente trippa per noi neppure per il Pallone d’oro femminile, le candidate sono la brasiliana Marta, la giapponese Homare Sawa e l’americana Abby Wambach. Poi al termine del girone di andata arriverà per forza qualcosa anche per i nostri con gli Oscar del calcio Figc. Coraggio.

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