Messicani all’esordio, i flop degli americani

da Milano

America Movil e At&t insieme per Telecom Italia. Per la società messicana che fa capo a Carlos Slim, l’uomo più ricco dell’America latina, si tratta di un esordio nel nostro Paese. At&t, guidata da Edward Whitacre, invece, ha già provato altre volte, prima con Olivetti poi con Stet (ossia la vecchia Telecom) a mettere piede in Italia. Il successo, però, è stato scarso. E dunque cosa si propongono i due colossi (At&t è la compagnia telefonica più grande del mondo, America Movil la quinta), con la loro partecipazione in Telecom? Gli americani puntano all’espansione a livello internazionale e allo sviluppo congiunto dei prodotti. «Siamo un gruppo globale -ha detto il portavoce - e per noi è importante contare su forti asset e relazioni in tutto il mondo». Quanto ad America Movil le motivazioni dell’accordo sono più o meno simili. «Ci vediamo come player internazionali e consideriamo questa possibile transazione in Italia come una grande opportunità, hanno spiegato i messicani. Per noi si tratta di assumere una posizione strategica e di lungo termine in una società di grande successo più che di possederne una semplice quota». Le due società comunque dichiarano che agiranno separatamente, nonostante At&t detenga l’8% di America Movil e un pacchetto cospicuo di diritti di voto.

La mossa dei messicani è stata bene accolta in borsa: il titolo America Movil è salito di circa il 2%. At&t invece è rimasta debole per tutta la seduta a New York chiudendo di fatto in parità. Forse per il ricordo dei tentativi infruttuosi fatti dal colosso americano per sbarcare in Italia.

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