«Benedetto, fratello, ora sei messicano». Questo lo slogan intonato ripetutamente dalla folla che attendeva il passaggio del Papa sulla strada verso Leon, nello Stato messicano di Guanajuato. Una sorta di serenata intonata per Benedetto XVI, proprio come era avvenuto per il suo predecessore Giovanni Paolo II. Con questa breve visita, desidero stringere la mano di tutti i messicani e raggiungere le nazioni e i popoli latinoamericani", ha detto il Pontefice nella prima tappa del suo primo viaggio in America Latina. «Già so che mi trovo in un Paese orgoglioso della sua ospitalità e desideroso che nessuno si senta estraneo nella sua terra. Già lo sapevo, però ora lo vedo e lo sento in modo molto profondo nel cuore», ha proseguito. Nella notte italiana Benedetto XVI parteciperà a una messa privata nella Cappella del Colegio Miraflores, poi nel pomeriggio messicano farà una visita di cortesia a Calderon nella Casa del Conde Rul a Guanajuato. La partenza per Cuba è prevista per domani mattina, e secondo le ultime indiscrezione il Pontefice incontrerà con Fidel Castro.
«Suppongo che potrebbe incontrarlo nella visita protocollare che farà al palazzo presidenziale: è possibile che, in quelloccasione, sia presente anche Castro tra i membri della famiglia e allora lo saluterà», ha detto Monsignor Bruno Musarò, Nunzio apostolico allAvana.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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