Messina investe 100 milioni ma il laminatoio resta in sospeso

Investimenti per 30 milioni di euro che, in un secondo tempo, diventeranno 100 milioni: è uno dei punti cardine del nuovo piano industriale che il gruppo Messina presenterà domani - come promesso -, nella sede dell’Unione Industriali di Savona, per il rilancio di Ferrania Technologies. I sindacati non si attendono novità particolari rispetto alle anticipazioni emerse nelle scorse settimane, ma l’incontro è importante per capire lungo quali direttrici intende muoversi Messina per ridare una prospettiva industriale all’ex polo produttivo della Valbormida. L’azienda guidata dall’amministratore delegato Giuseppe Cortesi, punterà - in linea anche con le prospettive indicate da Giorgio Messina, scomparso nel maggio scorso - sullo sviluppo della ricerca e della produzione nel fotovoltaico, per fornire componenti e impianti chiavi in mano. Si punterà inoltre sulla riorganizzazione dell’area chimica, che potrà diventare fornitrice di sostanze base per farmaci, e sull’energia, con la realizzazione di impianti a biomasse vegetali.

Infine, l’ipotesi laminatoio, inizialmente percorsa dall’ex partner Malacalza, ritiratosi alla vigilia della firma per la ricapitalizzazione: l’ipotesi laminatoio non viene esclusa ma, nell’attuale situazione economico-finanziaria, appare difficile da perseguire.

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