Messina - Truffa aggravata a danno di ente pubblico. Ossia, mentre avrebbero dovuto trovarsi sul posto di lavoro, il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, se ne andavano invece "a spasso", facendo commissioni e shopping o addirittura esercitando un altro lavoro "privato". Succede nel messinese, dove questa mattina i carabinieri della compagnia locale hanno eseguito 4 ordinanze di custodia cautelare con il beneficio dei domiciliari nei confronti di altrettanti dipendenti comunali, mentre per un quinto è scattato l’obbligo di dimora.
Il decreto applicativo della misura della custodia cautelare è stato emesso dal Gip presso Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, su richiesta della Locale Procura della Repubblica, che ha coordinato la prolungata attività investigativa denominata significativamente "badge", dal nome del cartellino che i dipendenti comunali timbrano all’entrata e all’uscita.
L’indagine, iniziata nell’agosto del 2007 e proseguita fino al settembre del 2008, ha stigmatizzato il comportamento di molti impiegati comunali che "omettevano" di annotare sul cartellino elettronico "i reiterati ed arbitrari allontanamenti dal posto di lavoro per svolgere altra attività lavorativa o incombenze di carattere privato". Il "badge" veniva timbrato da parenti o da colleghi.
Per lungo tempo i dipendenti assenteisti sono stati filmati e fotografati e quindi sono iniziate le attività di riscontro ed i controlli.
Per i quattro impiegati, sono scattate le manette mentre per un quinto è stato applicato l’obbligo di dimora nel Comune di Barcellona. Nell’ambito della stessa indagine sono in corso di notifica numerosi avvisi di conclusione indagini e informazione di garanzia: in tutto 47 persone.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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