Messori «Si cerca ancora la verità su Ustica e ci stupiamo per Brembate»

Sull’impunità dei pm, anche il giornalista cattolico Vittorio Messori ha qualcosa da dire. Ecco il suo pensiero in un botta e risposta con il nostro inviato Andrea Tornielli pubblicato dal sito internet La bussola quotidiana. Si prende spunto dai grandi processi ancora in attesa di risposta del secolo scorso - dalla strage di Ustica all’attentato di Piazza Fontana - per arrivare all’omicidio di Yara: «Se questa è la qualità delle indagini portate avanti dai nostri investigatori e dai nostri magistrati, perché stupirsi se in tre mesi uno schieramento imponente di “rastrellatori” non vede un cadavere all’aperto, poco lontano dalla casa della scomparsa?», la riflessione di Messori prima di arrivare ad una triste conclusione: «Viviamo in un Paese che di polizie ne ha almeno sette: uno schieramento di uomini (e, adesso, di donne) in divisa che non ha pari in Europa. Ma non ha pari nella stessa Europa, purtroppo, anche la bassa percentuale di crimini i cui colpevoli siano stati scoperti e arrestati.

Tanto che ormai la maggioranza non va neppure a fare denuncia di cose come i furti, sapendo che il risultato sarà solo una mezza giornata persa e un fascicolo polveroso in più negli armadi di un commissariato o di una stazione dell’Arma».