da Roma
La protesta dei metalmeccanici non si fermerà lunedì. La trattativa tra Federmeccanica e sindacati è stata sospesa e ieri, mentre le tute blu davano vita a nuovi blocchi e manifestazioni in tutto il Paese, i leader di Fiom, Fim e Uilm riuniti in una segreteria unitaria hanno deciso una nuova tornata di scioperi a sostegno della vertenza. Otto ore di stop da fare dal 16 al 24 gennaio e una giornata di «particolare mobilitazione» il 17 gennaio in coincidenza con la riunione di Federmeccanica che dovrà decidere come proseguire il confronto. Una raffica di proteste che si aggiungerà al pacchetto di scioperi che si sta esaurendo e alle proteste spontanee che anche ieri hanno reso difficile la vita dei cittadini. La città più colpita è stata Genova dove centinaia di lavoratori hanno bloccato la sopraelevata in centro, poi la stazione di Sestri Ponente ed infine il casello dellaeroporto sullautostrada A10. Blocchi anche a Vicenza e traffico in tilt ad Ancona. Scioperi anche alla Merloni di Fabriano e alla Fiat di Termini Imerese e negli altri stabilimenti.
Giovedì Confindustria ha proposto aumenti da 94,5 euro al mese contro i 100 chiesti dai sindacati, compensati da un allungamento di sei mesi della durata del contratto. Al posto dei 25 euro che i sindacati volevano veder riconosciuti ai lavoratori che non hanno contrattazione aziendale, gli industriali hanno proposto delle una tantum. «Credo sia stato un autogol da parte dei sindacati rifiutare la nostra proposta», ha detto ieri il presidente di Federmeccanica Massimo Calearo sottolineando come le imprese siano «in una situazione difficile».
Le ipotesi di accordo circolate fino allinizio di questa settimana sembrano sfumare. Ma i sindacati non sono disposti a fare concessioni. «La nostra posizione è di non scendere sotto 100 euro», ha assicurato il segretario generale della Uilm Antonino Regazzi. «Lautogol lha fatto Federmeccanica perché i sindacati hanno chiesto di proseguire il confronto sul rinnovo del biennio economico, istituto contrattuale in scadenza», ha aggiunto Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom. Per il governo, il sottosegretario al Welfare Maurizio Sacconi ha di nuovo fatto appello per una rapida conclusione del contratto dei metalmeccanici.
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