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Anticiclone e nebbie: le zone più colpite e a cosa fare attenzione

Anticiclone, in inverno, significa anche la presenza delle nebbie in pianura: dove colpiranno e cos'è il fenomeno della "Maccaja" sulle coste della Liguria

Anticiclone e nebbie: le zone più colpite e a cosa fare attenzione
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Prepariamoci a una lunga presenza dell'anticiclone di matrice africana: non soltanto cieli sereni, assenza di precipitazioni e temperature superiori alle medie ma anche il ritorno delle nebbie sulle pianura delle regioni settentrionali e degli inquinanti nei bassi strati dell'atmosfera che si accumuleranno a causa della mancanza di vento.

Dove colpiranno le nebbie

Molto spesso, durante il periodo invernale, anticiclone non fa rima con bel tempo, almeno non per tutti: è il caso del Nord dove, se in collina e montagna i cieli saranno sgombri da nubi, nelle aree di pianura di Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna si formeranno banchi di nebbia durante la notte in grado di persistere fino alle prime ore della giornata. Già da domenica 7 dicembre e per gran parte della prossima settimana queste saranno le condizioni atmosferiche a cui ci dovremo abituare: massima attenzione, dunque, agli spostamenti su strada quando la visibilità risulterà bassa.

Oltre alle nebbie, sulle zone costiere della Liguria avremo un fenomeno chiamato "Maccaja", ossia la persistenza di nubi basse, sempre generate dall'accumulo dell'umidità nei bassi strati, che riusciranno a essere presenti anche in pieno giorno limitando l'aumento termico.

Temperature miti

Come anticipato, clima totalmente diverso in collina e sulle montagne, Alpi e Appennini, dove nei giorni scorsi è caduta tanta neve che ha consentito in alcuni casi aperture anticipate degli impianti sciistici. "L'anticiclone che ci interesserà nel periodo dell'Immacolata e per gran parte della prossima settimana farà registrare anomalie termiche di +12°C a 1500 metri di quota rispetto alle medie del periodo. Lo zero termico si assesterà intorno ai 4000 metri d'altitudine sulle Alpi. Significa che se martedì ci trovassimo, per esempio, a 3800 metri con un termometro in mano, potremmo registrare temperature positive (superiori allo zero), e a dicembre tutto ciò non è affatto normale", spiegano gli esperti de Ilmeteo.it.

Quando avremo un cambiamento

Queste condizioni meteorologiche "ci accompagneranno almeno per tutta la prossima settimana con l'alta pressione sempre ben salda sul bacino del Mediterraneo", aggiungono gli esperti. Durante la notte, però, le temperature scenderanno notevolmente e oltre alle nebbie non sono da escludere gelate anche sulle zone di pianura.

"Uno scenario di questo tipo favorirà purtroppo l'accumulo di smog nei bassi strati con conseguente peggioramento della qualità dell’aria in particolare intorno alle grandi aree urbane e non solo dove permarrà la nebbia: massima attenzione in città come Milano, Torino, Bologna, ma anche Firenze, Roma e Napoli", concludono gli esperti.

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