Dispersi, sfollati, case travolte. E due vittime. Un pezzo d'Italia si è svegliato in un lunedì nero, quando le strade si sono trasformate in fiumi e le abitazioni sono scomparse sotto metri di acqua. L'epicentro del maltempo che si è abbattuto ieri sul Nord-Est (ma ci sono stati problemi anche in Toscana e in Liguria) è stato il Friuli-Venezia Giulia. È a Brazzano di Cormons, nel Goriziano, che nella notte tra domenica e lunedì si è scatenato l'inferno: una frana di fango ha travolto tre case, mentre decine di altre abitazioni sono finite sott'acqua. Ieri mattina una persona è stata estratta viva dalle macerie con un femore fratturato, mentre il corpo di Guerrina Skocaj, di 83 anni, dispersa per ore, è stato trovato in tarda serata. Morto anche Quirin Kuhnert, 32enne tedesco emigrato da qualche tempo nel borgo friulano dove gestiva un'enogastronomia. Secondo le testimonianze il giovane era già uscito dalla propria abitazione, assieme alla moglie, rimasta illesa, ma è risalito per andare ad avvisare l'anziana. Un gesto eroico che gli è costato la vita.
Ma per tutta la giornata di ieri il centralino dei vigili del fuoco era infuocato, dopo che il torrente Torre è esondato e ha costretto decine di persone a rifugiarsi sui tetti delle proprie abitazioni. Al momento risultano evacuate circa 300 persone in tutta la zona di Cormons e di Romans d'Isonzo. Altre criticità in Friuli si registrano in provincia di Udine, dove i più colpiti sono stati i comuni di Palmanova, Trivignano Udinese e Manzano. Anche in questi paesi i vigili del fuoco hanno operato tutto il giorno per soccorrere autisti in difficoltà, persone bloccate in casa dall'acqua, allagamenti e smottamenti. Disperata la chef stellata Antonia Klugmann che ha visto il suo ristorante «L'Argine a Vencò» a Dolegna del Collio, pesantemente danneggiato. «Siamo sott'acqua da stanotte - si sfoga lei sui social -. Ancora non è arrivato nessuno. Tutto sott'acqua. La campagna è un lago, frighi e celle spente. Le stanze, appena sistemate, sono di nuovo completamente rovinate».
La Regione ha dichiarato l'emergenza regionale e chiesto la mobilitazione nazionale per avere il supporto delle altre Regioni. La Coldiretti ha stimato che sono oltre mille gli ettari di terreni coltivati a ortaggi e cerali finiti sott'acqua nel Goriziano, in Friuli-Venezia Giulia. «Dall'inizio dell'anno sono oltre 2600 gli eventi estremi che si sono abbattuti sull'Italia - ricorda Coldiretti su dati Eswd -. Un fenomeno spinto dall'erosione di terra fertile e dalla copertura artificiale del suolo che fa sparire in Italia due terreni agricoli al giorno». Da parte della Regione, riporta una nota, è già stato stanziato un milione per i primi interventi urgenti. «Posso assicurare che la Regione metterà in campo anche nella prossima legge di bilancio risorse per dare risposte alla popolazione e alle imprese delle aree, in particolare nei territori di Cormons e di Romans d'Isonzo - ha detto il governatore del Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga -. Si prevede che una perturbazione, seppur in maniera meno forte, investa nelle prossime ore la regione anche nelle aree già colpite e su terreni già dissestati, motivo per il quale rimane in vigore l'allerta arancione». La presidente del consiglio Giorgia Meloni ha sentito per telefono Fedriga per informarsi sulla situazione e per esprimere vicinanza alle comunità interessate.
Ma anche il centro Italia affacciato sul Tirreno ha vissuto momenti di tensione per tutta la giornata di ieri.
A Pietrasanta, in Versilia, una grossa frana di acqua e fango si è staccata da un terreno privato ed è scivolata su una casa (ora evacuata dalla famiglia di quattro persone) e alcune vetture ma non sono rimaste coinvolte persone. In Liguria a causa di alberi crollati sulla linea ferroviaria nel Genovese ritardi fino a 90 minuti.