L'Italia quest'oggi si è svegliata sotto una fitta coltre di nubi che ruotano in senso antiorario attorno al vortice posizionato in questo momento sulle Isole Baleari: questa perturbazione è responsabile, e lo sarà anche nei prossimi giorni, del maltempo su gran parte delle nostre regioni con piogge anche forti e nevicate abbondanti sui rilievi alpini.
Il "ciclone" natalizio
"Il protagonista assoluto sarà un profondo e tenace vortice depressionario che, per la sua tempistica, possiamo tranquillamente ribattezzare il "ciclone Natalizio". Questa figura barica è destinata a condizionare il tempo su gran parte della Penisola almeno fino a Santo Stefano, il 26 dicembre", spiega il meteorologo Federico Brescia de Ilmeteo.it. Da oggi, quindi, non sarà risparmiato nessun angolo della nostra Penisola ma chiaramente con fenomeni e intensità differenti.
Dove pioverà di più
Iniziando dalla pioggia, sia martedì 23 che mercoledì 24 dicembre ne cadrà tanta sulle regioni settentrionali, al Centro-Sud ma soprattutto sui versanti occidentali e tirrenici e sulle due Isole Maggiori. Il giorno di Natale, invece, pioverà molto al Nord, soprattutto Valle d'Aosta, Piemonte e Liguria, al Centro fenomeni più probabili sul comparto adriatico, acquazzoni alternati a schiarite al Sud e sulle Isole Maggiori.
Dove cadrà più neve
"Le nevicate saranno copiose su tutto l'arco alpino occidentale oltre i 1200 metri di quota. Si stima che sulle cime alpine piemontesi gli accumuli nevosi possano toccare i 250 centimetri entro il 27 dicembre", spiega l'esperto. Ciò significa, come anticipato nelle ultime ore, che potranno cadere ben oltre i due metri di neve con picchi fino a quattro metri ad alta quota (ossia oltre i 2.500 metri). Non mancheranno fiocchi bianchi anche a quote basse come soprattutto la provincia di Cuneo. Pieno di neve anche sulle montagne dell'Appennino, specialmente quello ligure ed emiliano.
Cosa accadrà alla temperature
L'esperto sottolinea un aspetto importante: in questa fase di maltempo non avremo alcuna ondata di freddo. "Le temperature, pur calando, si manterranno su valori che, seppur freschi o freddi, saranno in linea con una fase invernale tipica degli ultimi anni e umida. Possiamo definire questa fase come un periodo di maltempo a tratti invernale, caratterizzato dalla forza del vento, dall'intensità delle precipitazioni (sia liquide che nevose) e dal sensibile calo delle temperature in quota".
La tendenza successiva
Giungono conferme, invece, per una fase decisamente fredda in concomitanza con la fine del 2025
quando, al posto del vortice di maltempo che nel frattempo si sarà spostato verso i Balcani, potrebbe giungere aria gelida dal Nord Europa con temperature che potrebbero spingersi ben al di sotto delle medie del periodo.