Meteo e clima

Alluvioni-lampo e cicloni: occhio al meteo pericoloso della prossima settimana

I modelli meteorologici prevedono scenari a dir poco inusuali per la settimana prossima quando potrebbe prendere vita un ciclone mediterraneo con fenomeni potenzialmente intensi: ecco quali sono le proiezioni

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Qualcosa di grosso bolle in pentola: anche se vivremo il primo, vero, week-end estivo con un miglioramento delle condizioni meteo pur con i consueti acquazzoni e temporali pomeridiani sulle zone interne (ma molto meno che nei giorni scorsi), lo scenario che si prospetta per la prossima settimana è ancora una volta inusuale per il periodo. Sul Mediterraneo, infatti, si potrebbe formare un ciclone a causa dello scontro tra aria fredda in arrivo da nord e quella più mite in risalita dal Nord Africa.

Cosa può succedere

Se già da lunedì una nuova recrudescenza d'instabilità colpirà il Nord con nuovi forti temporali e locali grandinate nel corso del pomeriggio, l'attenzione si sposta immediatamente a quanto prospettato dai più autorevoli centri meteo mondiali sugli scenari dei giorni successivi con una configurazioni pericolosa per l'Italia. "Una vasta area di bassa pressione presente sull'Europa piloterà masse d'aria fresche ed instabili verso il bacino del Mediterraneo tra le giornate di martedì 13 e mercoledì 14 giugno e che andranno ad alimentare una ciclogenesi sul mar Tirreno: prenderà vita, insomma, un pericoloso ciclone proprio sui nostri mari", ha affermato l'esperto Mattia Gussoni de Ilmeteo.it.

Le zone più a rischio

Il mix esplosivo sarà dato dalla rotazioni delle correnti attorno al vortice perché richiamerà aria umide e temperata dal Nord Africa, ecco perché potrebbe formarsi questo ciclone mediterraneo sul Tirreno con piogge e fenomeni potenzialmente violenti. "Secondo gli ultimi aggiornamenti del Centro Europeo, il rischio è che si verifichino eventi meteo estremi come nubifragi e nei casi più eccezionali le cosiddette 'alluvioni lampo' che solitamente interessano fasce ristrette di territorio scaricando al suolo ingenti quantità d'acqua", ha sottolineato il meteorologo.

Ricordiamo, comunque, che vista la distanza temporale (mancano 5-6 giorni) tutto è ancora modificabile in meglio, non è un evento che si verificherà domani e i modelli matematici potrebbero anche cambiare (come già accaduto in passato) le carte in tavola. Lo scenario, però, prevede possibili picchi di 2-300 millimetri di pioggia soprattutto al Centro-Sud e sulle Isole Maggiori, maggiormente protette le regioni settentrionali. L'esperto spiega che si tratterebbe dell'equivalente "delle precipitazioni attese in oltre due mesi". Vista la delicata situazione che si potrebbe creare, il condizionale è assolutamente d'obbligo, sarà importante capire l'evoluzione dei modelli nei prossimi giorni.

Il meteo del week-end

Come abbiamo visto ieri sul Giornale.it, sarà un fine settimana soleggiato e via via più caldo sul nostro Paese grazie a una timida e temporanea rimonta dell'anticiclone che non impedirà, tuttavia, la solita instabilità pomeridiana sulle zone interne ma molto meno estesa delle ultime settimane. Ecco che i valori massimi saranno anche localmente superiori ai 30°C sulle aree interne del Nord ma anche del Centro-Sud e sulla Sicilia, comprese tra 26 e 28°C sulle località costiere che godranno delle brezze marine.

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