La neve torna in pianura: quali sono le città che rischiano

Tra venerdì e sabato mattina alcune città del Nord potrebbero vedere la prima neve invernale: cosa accadrà con l'impulso artico in arrivo e la tendenza successiva

La neve torna in pianura: quali sono le città che rischiano
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I maggiori centri di calcolo mondiali confermano: sta per giungere la prima vera ondata di aria fredda proveniente dall'artico che si "getterà" sul Mediterraneo dando vita a una fase di maltempo di stampo prettamente invernale. L'elemento saliente, oltre al netto calo termico e temperature localmente sotto lo zero durante le ore notturne, è rappresentato dal ritorno della neve anche nelle zone di pianura.

Impulso artico da venerdì

Le immagini del satellite aggiornate ogni 30 minuti mostrano chiaramente il "fiume" gelido che scorre dalla Scandinavia verso Sud e che ha già raggiunto la Francia: occhi puntati a Ovest, dalla "Porta del Rodano" dove farà il suo ingresso l'aria fredda che, a contatto con il Mar Tirreno molto più mite, originerà un vortice di bassa pressione. Se per oggi il maltempo provocherà le prime piogge sulle regioni settentrionali con la neve in abbassamento fin verso i 5-600 metri, sarà soprattutto venerdì 21 novembre che si entrerà nella fase clou dell'irruzione gelida. Le temperature minime e massime scenderanno ovunque fino a circa 6-8°C sotto la media del periodo.

Le città a rischio neve

"Considerato il calo delle temperature dovuto ai venti freddi settentrionali ci aspettiamo nevicate fin verso i 2-300 metri su Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia (qui oltre i 4-500 metri)", afferma Mattia Gussoni de Ilmeteo.it. Ma i fiocchi si "potranno vedere in città come Cuneo, Asti, Alessandria, Torino, Novara, Varese, Bergamo, Milano (qui mista a pioggia, Piacenza, Parma e Reggio Emilia". Insomma, sarà difficile avere accumuli degni di nota se non un velo su tetti e macchine ma si potranno verificare nevicate a quote di pianura, un evento notevole per non essere ancora nella stagione invernale (il 1° dicembre inizia l'inverno meteorologico, il 21 dicembre quello astronomico).

Cosa sono le "nevicate da rovesciamento"

La neve in città, che arriverà in modo repentino quanto inaspettato, sarà causata dall'aria fredda molto instabile che si riverserà velocemente fino al suolo durante le precipitazioni più forti e intense: ecco che, in gergo meteo, gli esperti le chiamano "nevicate da rovesciamento" che sono molto amate da chi ama l'inverno e vedere i fiocchi bianchi in posti non così usuali. "Sono attese delle vere e proprie bufere anche sull'Appenino centro-settentrionale, oltre i 900/1000 metri di quota. Nel corso della notte e durante le prime ore di sabato 22 Novembre sono previste nuove nevicate fino in pianura su basso Piemonte ed Emilia", aggiunge Gussoni.

La tendenza successiva

L'esperto sottolinea che, pur trovandoci ormai nella terza e ultima decade di novembre, negli ultimi 20 anni sono state rare le nevicate fino a quote basse e che devono incastrarsi una serie di condizioni favorevoli.

Quel "fiume gelido" di cui abbiamo parlato inizialmente dovrebbe mantenersi attivo anche nei prossimi giorni e fino alla fine del mese con possibilità che il freddo, quello vero, possa tornare a invadere il nostro Paese. Per ulteriori aggiornamenti, però, saranno necessari ulteriori aggiornamenti.

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