Meteo e clima

La nuova perturbazione e il ritorno dell'inverno: ecco cosa accadrà nelle prossime ore

Temperature in diminuzione un po' ovunque, ma dovrebbe trattarsi di una breve parentesi

La nuova perturbazione e il ritorno dell'inverno: ecco cosa accadrà nelle prossime ore

La nona perturbazione nord-atlantica del mese di marzo, che sta rapidamente attraversando in queste ore l'Italia centrosettentrionale, è pronta a spostarsi nel meridione del Paese dove, a partire dalla giornata di domani, darà vita a piogge e temporali.

Questo fenomeno è accompagnato da venti freddi provenienti dai quadranti settentrionali (tramontana e maestrale), che causeranno un po' ovunque un abbassamento delle temperature: le previsioni parlano anche della possibilità di nevicate sull'Appennino a quote comunque superiori ai mille metri. Tra martedì e mercoledì prossimi ci si attende, quindi, il ritorno di un clima tipicamente invernale: secondo i meteorologi di Meteo Expert si tratterà comunque di una breve parentesi, dato che nel Mediterraneo dovrebbero prossimamente affacciarsi correnti più miti in grado di riportare i valori delle temperature al di sopra delle medie stagionali.

L'aumento delle nubi al Nord e in parte del Centro Italia, ha portato a locali precipitazioni sul settore alpino occidentale e fra la Liguria e l'alta Toscana. Il peggioramento è invece atteso nelle ore pomeridiane, durante le quali sono previsti rovesci su gran parte del Nord, con minori probabilità per quanto concerne il Piemonte. La perturbazione dovrebbe comunque dissolversi abbastanza rapidamente a partire dal settore occidentale. In serata il maltempo potrebbe colpire le regioni centrali tirreniche, l'Umbria e le Marche. Sono previste nevicate sulle Alpi tra i 1400 e i 1800 metri, a quote ancora più basse in tarda serata.

La perturbazione ha portato a un abbassamento delle temperature massime su tutto il Settentrione, mentre altrove dovrebbero restare sostanzialmente invariate. Venti moderati, localmente tesi, da ovest e sud-ovest soffiano sui mari di ponente. Per quanto concerne i mari, molto mosso il Ligure, mossi gli altri mari del settore occidentale del Paese e lo Ionio. Poco mossi i restanti mari.

Previsioni per lunedì

Clima prevalentemente soleggiato al Nordovest, a eccezione di qualche addensamento sul settore alpino di confine e qualche debole nevicata sui rilievi della Valle d'Aosta. Poco nuvoloso a Nordest, con possibilità di piogge sparse sulla pianura veneta e sulla Romagna, soprattutto in serata. Precipitazioni sono attese al Centro, anche se con minori probabilità in Toscana: in serata un peggioramento è atteso nelle Marche e in Abruzzo. Instabilità al Sud, con rovesci e temporali anche di forte intensità. Nevicate sull'Appennino centrale a quota 1400-1500 metri: in serata, su Marche e Abruzzo, la quota neve potrebbe diminuire fino a 1000-1200 metri. Si prevede cielo terso sulle Isole maggiori, ad eccezione di qualche addensamento e piovasco sulla Sardegna nordoccidentale.

Temperature minime invariate, mentre quelle massime caleranno un po' ovunque. Maestrale in aumento sulle Isole maggiori, venti moderati dal quadrante nordoccidentale sul Centro Nord e Foehn nelle valli alpine e sulle aree pedemontane del Nordovest. Molto mossi o agitati i mari intorno alle Isole maggiori, il Tirreno centrale e quello meridionale.

Martedì

Nella notte tra lunedì e martedì si attendono precipitazioni sulle regioni medio adriatiche, in Campania, Puglia e sul settore tirrenico della Calabria: la neve potrebbe cadere fino a 700 metri di quota sull'Appennino abruzzese e molisano. Le schiarite al Centrosud sono attese nel corso della mattinata, a parte qualche residuo piovasco isolato. Sereno ovunque, soprattutto dalle ore pomeridiane. Temperature in calo, con venti di debole intensità al Centronord e sulla Sardegna. Venti moderati dal settore settentrionale in Calabria, Campania e Sicilia, tesi/forti dal settore nordoccidentale in Puglia.

Calmi o poco mossi i mari centro settentrionali, molto mossi quelli meridionali e l'Adriatico centrale, agitati invece l'alto Ionio e il basso Adriatico.

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