Il metodo Montessori nacque un secolo fa

Il metodo Montessori ha compiuto ieri cent’anni. Il 6 gennaio 1907 il giovane medico Maria Montessori fondò infatti la prima «Casa dei Bambini» nel quartiere di San Lorenzo a Roma. Maria Montessori era già nota per esser stata una delle prime donne laureate in medicina in Italia, per le sue lotte femministe e per l’impegno sociale e scientifico a favore dei bambini handicappati. Il suo Metodo della pedagogia scientifica, scritto e pubblicato durante il primo Corso di specializzazione nel 1909, fu tradotto e accolto in tutto il mondo: per la prima volta veniva presentata un’immagine diversa e positiva del bambino, indicato il metodo più adatto al suo sviluppo spontaneo e dimostrata la sua ricca disponibilità all’apprendimento culturale, i cui possibili risultati non erano stati mai prima immaginati e verificati. Un altro fenomeno che interessò l’opinione pubblica di tutto il mondo fu il poter osservare un gruppo di bambini dedito al lavoro liberamente scelto da ciascuno di loro in un clima di tranquilla collaborazione. Questo insospettato successo determinò un profondo cambiamento nella vita di Maria Montessori che iniziò il suo «pellegrinaggio scientifico» in ogni parte del mondo, ove nascevano e si sviluppavano le sue scuole e dove altrettanto grande era l’esigenza di una nuova preparazione degli insegnanti. Visitò a più riprese Stati Uniti, Spagna, Olanda per approdare in India, dove restò molti anni anche a causa del secondo conflitto mondiale.

In Italia tornò nel 1947, dopo averla lasciata nel 1934, costretta insieme al figlio Mario a dimettersi dall’Opera Nazionale Montessori per le pressioni del regime fascista. Maria Montessori fu ammirata in tutto il mondo e da grandi personalità come Ghandi, Freud, Tagore, Marconi, Piaget ed Edison.

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