Cronache

La metropolitana può attendere

La metropolitana può attendere

Dopo quattro giorni di presidio dei residenti e degli ambientalisti, gli operai delle ditte che devono costruire la stazione della metropolitana sotto al parco dell'Acquasola a Genova hanno provato a iniziare i lavori ma sono stati bloccati dalla presenza dei cittadini del Comitato delle associazioni e dei cittadini a difesa del parco dell'Acquasola. «L'Ansaldo - ha spiegato Andrea Agostini di Legambiente - ha provato a prendere possesso dell'area del parco dove mettere in atto una pista sterrata per i tir da 18 metri pieni di terra che dovrebbero transitare a cinquanta metri dalle giostre dove dovrebbero continuare a giocare i bambini».
I componenti del presidio spiegano che gli operai hanno iniziato a delimitare l'area «ma ancora una volta i campeggiatori, i guardiani del parco e la brigata dei baroni rampanti sono intervenuti». È stato bloccato il muletto che doveva portare i «piedini» di cemento armato per costruire il recinto e sono stati chiamati polizia, carabinieri, vigili, vigili per l'ambiente, consiglieri comunali. Sono intervenuti anche i dirigenti di Ansaldo Trasporti e l'assessore Arcangelo Merella ed è nata una discussione.

Due avvocati solidali con il presidio hanno eccepito sulla correttezza formale delle delibere e dei documenti e alla fine è stato trovato un accordo: «L'assessore - spiega Agostini - ci ha garantito una moratoria di due o tre giorni, durante la quale l'Ansaldo non metterà piede nel parco coi suoi attrezzi e si riunirà un tavolo tecnico per esplorare la fattibilità tecnica, anche con eventuali aggravi economici, di una diversa strutturazione del cantiere della metropolitana, come noi abbiamo prospettato».

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