«La spiava, la seguiva per le scale quando usciva, controllava se rientrava a casa. Ma sembrava tranquillo, innocuo. Si figuri che nel palazzo eravamo tutti convinti che se ne fosse invaghito. E invece...». Invece Nicola Piggesi, 73 anni, un pensionato sposato e padre di un figlio, semplicemente considerava la sua vicina di casa la fonte di tutti i suoi guai. Addirittura lui e la moglie andavano dicendo in giro che quella donna - Gabriella Pozzan, unattivissima di 72 anni, ex infermiera dellospedale San Carlo in pensione, separata, convivente e pure lei madre di un giovane - aveva fatto loro «una fattura». Invenzioni, menzogne inventate per chissà quale motivo. E che ieri, in un estremo atto di follia, hanno spinto Piggesi a ucciderla.
Il delitto è stato consumato poco dopo le 14.30, nellatrio della palazzina F di via Fleming 6, al pianterreno di questo stabile Aler immerso nel verde proprio alle spalle dellospedale San Carlo, tra Quinto Romano e Baggio. Lassassino ha atteso che la donna scendesse dal suo appartamento allottavo piano (lui abita con la moglie al quinto, ndr), quindi lha aggredita e ha infierito su di lei con ben 11 coltellate tra il torace e laddome. La poveretta è stata portata immediatamente al vicino ospedale San Carlo, ma è morta poco dopo.
«La donna ha chiesto aiuto più volte, gridando. - racconta Loris, un dodicenne che, insieme a un altro ragazzo di 14 anni, è stato testimone del fatto -. Io, che ero in cortile, sono corso verso la vetrata che circonda latrio del palazzo e ho visto quelluomo che sferrava le coltellate a quella signora, stesa a terra e piena di sangue. Non riuscivo a vedere quella scena e sono scappato verso casa, per avvertire i miei genitori».
Allarrivo della polizia sul posto Piggesi, che teneva ancora larma tra le mani (un coltello con una lama di una ventina di centimetri, ndr) pronunciava frasi sconnesse, mentre sua moglie, avvertita dellaccaduto, era svenuta. Sono stati ricoverati entrambi al San Carlo. «Lui, però, è piantonato al reparto di psichiatria» precisavano ieri sera in questura.
Secondo gli investigatori Piggesi non ha mai avuto guai con la giustizia. Lassassino sarebbe un ex operaio con problemi di alcolismo e qualche ossessione di troppo. «Soffre di manie di persecuzione che sua moglie certo non contribuisce a sdrammatizzare visto che, anche lei, dopo il delitto, ci ha ripetuto più volte che la vicina uccisa dal marito aveva fatto loro una fattura» ha spiegato ieri la polizia.
Ex infermiera dellospedale San Carlo, Gabriella Pozzan era molto conosciuta nella zona perché si adoperava per gli altri ed era estroversa e sportiva.
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