«Mi picchiano». A 16 anni denuncia i genitori

Alla base di tutto uno scontro tra culture diverse, tra genitori nati e cresciuti in un Paese musulmano e i figli tirati su in un ambiente occidentale. Situazioni che sfociano, talvolta, in vicende non gravi, ma di difficile gestione. Solo così si può spiegare la vicenda di Nina (il nome è di fantasia, ndr) una studentessa 16enne del Bangladesh, residente a Baggio da 11 anni con la famiglia e maggiore di quattro figli, che domenica sera ha denunciato per maltrattamenti entrambi i genitori - una commerciante di 35 anni e un impiegato 29enne - alla polizia affermando di essere stata picchiata, la sera precedente, al suo ritorno all’una e mezza da una serata a teatro e in pizzeria con i compagni di classe. Nina ha affermato di prendere botte spesso da padre e madre per vari motivi e di essere stata spinta a denunciarli anche da un’insegnante del centro di ascolto dell’istituto tecnico industriale che frequenta. Quando ha chiamato il 113 la giovane aveva leggere escoriazioni a un ginocchio e a un gomito: portata al Fatebenefratelli ne avrà per 5 giorni. Ora, su disposizione del tribunale dei minori, la ragazzina è stata allontanata dalla famiglia e portata in una comunità protetta della Bergamasca. Tuttavia, in base ai primi accertamenti sembra che, più che veri e propri maltrattamenti, tutta la vicenda ruoti attorno a conflitti adolescenziali.

Nina infatti, lamenta non solo di sentirsi poco libera, ma anche di voler seguire una dieta vegetariana, mentre la famiglia metterebbe «carne dappertutto» e di essere «obbligata a pregare un dio» che lei non sente suo.

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