La candidatura olimpica fa gola, altrimenti gli amministratori di Palermo, Bari e Rimini non ci avrebbero fatto un pensierino. Poteva esser della partita anche Milano. Ma Letizia Moratti ha preferito restare fuori dalla querelle: «Ci basta lExpo». Eppure il capoluogo lombardo avrebbe potuto far leva sulle infrastrutture che, proprio grazie agli investimenti previsti nel piano di Expo 2015, sarebbero state approntate con cinque anni di anticipo sullo svolgimento dei Giochi. E le infrastrutture rappresentano il 75% della spesa di una sede olimpica. A dispetto di quanto si pensi limpiantistica sportiva vera e propria incide in misura relativa sul budget a disposizione. Ed eccoci al punto. Se una città ottiene lOlimpiade, può avviare un progetto di riqualificazione internazionale con il budget miliardario messo a disposizione non solo dalle istituzioni locali, ma soprattutto dal governo. È quanto si augurano i dirigenti capitolini. È quanto sta succedendo a Milano dove lamministrazione, con i soldi di Expo 2015, sè garantita il raddoppio della metropolitana, la ristrutturazione delle vie dacqua e la costruzione di nuove arterie autostradali oltre alla creazione del polo espositivo che ospiterà la nuova sede della Rai e non solo. Cambierà profondamente la città al centro e in periferia.
Senza lExpo, siamo sinceri, Milano non avrebbe ottenuto investimenti così cospicui, pari a una finanziaria. A proposito di Expo 2015: da una ricognizione del programma, pare che neppure un euro sia destinato allo sport. Ma lExpo non è olimpica.Mi rifaccio la città così per Giochi...
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