Trascinante, come la conoscevamo con i «Dirotta su Cuba», coinvolgente, per la sua straordinaria voce che ha scalato le classifiche con brani come «Gelosia» e «Dove sei». Carattere appassionato in una fisicità mediterranea che, anche in questa nuova avventura, gioca un ruolo forte. Simona Bencini, cantante fiorentina che dal 2003 ha intrapreso la carriera da solista con molte collaborazioni (vedi Renato Zero e Claudio Baglioni tanto per dire), sbarca a teatro nel musical. E diventa la Maddalena di «Jesus Christ Superstar» al Vaillant Palace di Genova, venerdì e sabato prossimi.
«Unesperienza nuova il musical, che incarna anche i miei sogni di bambina perché unisce la dote vocale e la passione di provare a fare lattrice».
E il ruolo di Maddalena è certo molto sfaccettato, cosa cè di Simona?
«Recito molto con la mia vocalità, sono una cantante e rispetto a chi lha interpretato prima il mio modo di cantare è diverso, certamente. Mi rendo conto che la Maddalena è un personaggio femminile che rappresenta lamore in tutte le sue espressioni, appena entra in scena ha un certo tipo di sentimenti, poi la figura di Gesù lattrae e la cambia, la modifica proprio in quel modo di amare».
La Maddalena e Simona vivono lamore con la stessa passionalità?
«Come tutte le donne.. ci buttiamo a capofitto in una storia e la Maddalena lo fa cercando di dare conforto a Gesù, per sollevarlo dalle paure umane. Gli dà un sentimento puro. Maddalena è un personaggio magari meno presente in scena, ma molto bello da interpretare».
Anche per le canzoni.
«Le sue sono le canzoni più belle del musical, secondo me. Con il personaggio mi sento in sintonia proprio per la passionalità dei sentimenti, e anche per la fisicità. Io sono procace di natura, e anche la Maddalena. Prorompente quando entra in scena, fino dal primo momento, e poi il suo personaggio si trasforma e diventa una figura piena di amore».
In cosa è diversa dalle altre interpretazioni?
«Le dò il mio modo di cantare. Una Maddalena così prima non cè mai stata».
«Jesus Christ Superstar» compie 40 anni, ma nella versione che Massimo Piparo, fondatore di Planet Musical, porta nei teatri italiani ci sono novità.
«Certo, e la prima più importante credo che sia quella di portare in scena interpreti di musica leggera noti al pubblico, come Mario Venuti nel ruolo di Pilato o Max Gazzé come Erode. Il pubblico lha molto apprezzato e gli stessi interpreti si sono dati al musical con grande entusiasmo».
Progetti.
«Il mio nuovo album, esce a febbraio. Appena il musical sarà finito».
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