Sul cartello dingresso si legge «città del baseball». Ma oggi alle 15 (differita su Raisportpiù alle 20) Nettuno sarà addirittura la capitale del diamante con lultimo atto del Mondiale: allo «Steno Borghese» di fronte Usa e Cuba, rivincita della precedente finale iridata. Mauro Miccio, presidente del comitato organizzatore, traccia un bilancio.
Miccio, miglior finale non poteva esserci.
«Sì, stiamo parlando di squadre che nel corso della competizione sono state le più forti. Da un lato la continuità di gioco in tutti i reparti dei giovani americani, dallaltro le ottime performance in fase di lancio e battuta dei cubani. Nella fase preliminare hanno vinto gli Stati Uniti, ma gli avversari hanno sfiorato la clamorosa rimonta. Sarà una grande sfida, lo stadio di Nettuno registrerà il tutto esaurito e lo spettacolo sarà garantito dalle cheerleaders, dal concerto prima e dopo la finale di Roberto Ciotti e infine dagli immancabili fuochi dartificio».
Usa-Cuba, un grande significato politico.
«Diciamo che Nettuno sarà la capitale della diplomazia. Ma tutto il Mondiale é stato un importante processo di integrazione politica, culturale e sportiva. Decisivo il lavoro del ministero degli esteri che ha creato un ufficio speciale coordinato dallambasciatore Moreno. Grande laiuto fornito, con la presenza costante delle ambasciate alle partite e nei momenti in cui cerano necessità particolari. Usa-Cuba é un avvenimento importante, ma la fratellanza nel baseball mette insieme gli opposti: pensate a Taipei che ha giocato con la Cina Popolare. E prima del Mondiale allAcqua Acetosa cera stato il torneo delle ambasciate, vinto dagli Usa su Corea del Sud e Venezuela».
Insomma, un bilancio positivo.
«Sì, è stato uno dei Mondiali più ricchi: 22 squadre iscritte, 7 nazioni organizzatrici, sedici le città italiane coinvolte. Grande la risposta del pubblico, anche se linatteso maltempo ha causato qualche problema, e la tv ha comunque registrato ascolti straordinari. Vorrei ringraziare i Comitati locali e le varie amministrazioni che lasciano uneredità di 16 stadi accoglienti, uno costruito ex novo a Parma, per un investimento di 20 milioni di euro in un periodo di scarse risorse nel paese dove ci sono 30mila praticanti. Un grazie anche ai volontari che hanno integrato il lavoro organizzativo dei tecnici dellIbas e alla Federazione internazionale che ha accettato la nostra candidatura dopo il forfeit di Cuba».
Peccato per leliminazione dellItalia.
«Potenzialmente eravamo fra le prime 8, ma cerano giocatori infortunati e altri indisponibili per la concomitanza della Major League. Abbiamo battuto il Giappone, spaventato il Canada mentre con il Messico siamo stati sfavoriti dallarbitraggio. Ma lItalia ha vinto comunque come paese».
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