Cultura e Spettacoli

Michael Jackson preparò la figlia: «Sto per morire»

Il re del pop sentiva che la fine si stava avvicinando e fece in modo che i figli fossero al riparo anche in caso di fallimento. Alla piccola Paris: «Non «avercela con me se non arriverò fino alla festa del papà»

Come un papà qualsiasi. Michael Jackson sentiva che la vita lo stava per lasciare. Che quella meravigliosa voce che ne aveva fatto una delle pop star più amate di sempre lo aveva ormai abbandonato. Che non avrebbe mai potuto esibirsi di nuovo su un palco. E allora, come un papà qualsiasi, abbandonati lustrini e luci della ribalta decise di cominciare a preparare i suoi figli. Per rendere meno traumatico quello a cui nessuno può mai essere pronto: la perdita del proprio padre. E lo fece con un'infinita dolcezza. «Non avercela con me se non arriverò fino alla Festa del papà», avrebbe detto alla figlia Paris.
Un dettaglio che oggi rivela Ian Halperin, l'autore della biografia non autorizzata sul re del pop "Senza maschera: gli ultimi anni di Michael Jackson". Un libro che contiene molti dettagli intimi sulla vita del cantante e ne rivela grandezza e debolezze.
Secondo Halperin, che riporta la testimonianza di un amico di Jackson, quest'ultimo "restava nella sua camera per ore, talvolta per giorni". E lo avrebbe fatto per scrivere una lunga lettera di addio ai figli. Parole toccanti, impressioni "sul suo passaggio in questa vita", consigli per come affrontare il dopo.
Il libro uscirà martedì prossimo in Canada (pubblicato dalla Montreal Transit Publishing), ma il settimanale francese "Paris Match" ne riporta già oggi alcuni passaggi. L'autore risponde anche a un'intervista di "Le Point" nella quale aggiunge che Jackson "aveva previsto tutto perché i figli fossero al riparo in caso di fallimento".

Proprio come un papà qualsiasi.

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