Michelina, dalle risaie al palco

Non c'è ombra di dubbio che il personaggio della graziosa Michelina sia stato confezionato a misura della sua interprete; la spumeggiante Maria Amelia Monti, in scena al Teatro Franco Parenti da venerdì fino al 1 novembre, con la commedia musicale scritta da Edoardo Erba, vestirà i panni inizialmente sdruciti di una mondina «tutto pepe»; affiancata dal bravo Giampiero Ingrassia, l'attrice, diretta da Alessandro Benvenuti, darà il volto ad una nuova eroina che, direttamente dalle risaie della Lomellina, si ritroverà catapultata su un palcoscenico nelle vesti luccicanti di paillettes di una soubrette. Nata dalla penna del marito di Maria Amelia Monti, intenzionato anche a rendere omaggio alle tradizioni e alla storia della società del Nord, recuperando le radici e la storia di una zona d'Italia della quale poco si parla sulle scene, dipingendo l'affresco con toni ironici e simpatici, la commedia musicale gioca molto con l'ingenuità apparente della contadina sprovveduta che parte per una destinazione ignota e tutta da scoprire. «Michelina con la sua ingenuità - racconta al Giornale Maria Amelia Monti - è una ragazza divertente che si esprime attraverso tipiche frasi dialettali che spesso sembrano sconfinare nel volgare; in realtà, diventano divertenti per la loro purezza e semplicità». Ambientata nel Pavese del dopoguerra, la vicenda d'amore è stata costruita prendendo ispirazioni da immagini del passato indelebili nelle mente dell'autore. Quando nel curriculum di Suor Ercolina Corbella, «aspirante santa» figurano solo due miracoli, il cardinal Dorigo trova l'escamotage ricordando che Michelina, la mondina compaesana di suor Ercolina, tempo prima aveva invocato una santa e ottenuto il miracolo per il fratello. Cercando di ottenere un ritocco alla versione di Michelina, Dorigo decide di andare in Lomellina a parlare con la mondina; in un'ambientazione tipicamente d'altri tempi, tra i due esplode l'amore. Un cast ineccepibile, di grande professionalità e motivazione, sotto la guida di Benvenuti, ha trasformato l'opera in uno spettacolo di grande coralità e di indubbia comicità: Il regista Benvenuti ha realizzato un grande lavoro sugli attori, facendo emergere la comicità dei protagonisti e i diversi strati di poesia del testo. Una perfetta simbiosi tra Maria Amelia e Michelina che, in certi momenti, è frutto del vissuto dell'attrice.

«Quando interpreto un personaggio rivivo psicologicamente sezioni della mia vita; Michelina ha l'animo di una bimba di cinque anni ma anche la disperazione di una trentenne degli anni Cinquanta. Di questo passo mi auguro di riuscire a crescere e anche di invecchiare in armonia con i miei personaggi».

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