Migliaia in piazza in Afghanistan contro l’America e i cristiani

Migliaia di manifestanti anti-americani sono scesi in piazza ieri a Kabul, Afghanistan, al grido di «morte all’America», «morte ai cristiani», «morte a Karzai». Lo riferiscono testimoni e fonti di polizia. Colpi in aria sono stati sparati da agenti per disperdere la folla di manifestanti. Due persone potrebbero essere rimaste ferite da colpi di arma da fuoco, stando a quanto hanno riferito alcuni testimoni. «Ci sono più di diecimila persone in piazza, alcune di loro sventolano la bandiera talebana», ha detto un funzionario di polizia. I manifestanti si sono riuniti nella zona Ovest della capitale afghana, hanno dato fuoco a pneumatici e bloccato l’accesso alle strade principali in direzione sud. La manifestazione giunge a tre giorni dalle elezioni parlamentari che i talebani hanno minacciato di boicottare e dopo un week-end di proteste in cui sono rimaste uccise tre persone. Le proteste contro i cristiani nella regione sono scoppiate dopo che negli Stati Uniti un reverendo della Florida ha minacciato di voler bruciare il Corano l’11 settembre.

Le proteste in Afghanistan contro l’annullato rogo del Corano negli Stati Uniti avevano minacciato, nei giorni scorsi, di prendere di mira le basi Nato nel Paese asiatico. «Il governatore deve assicurarci che la Chiesa non brucerà il Corano, altrimenti attaccheremo a migliaia le basi delle truppe straniere», dicevano i manifestanti.

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