Qualcuno l'ha ribattezzata «prova tecnica di fuga». Forse è troppo presto per ipotizzarlo, ma lo Spezia, domenica dopo domenica, continua a confermare di meritare la prima piazza.
Con il poker rifilato al Pavia si scrolla di dosso il Monza e vola a più due sui brianzoli, mentre il Genoa è a sette punti. Poco margine e campionato ancora lunghissimo, lo sanno tutti, ma stare lassù non può che far bene.
«Continuo a predicare la calma e l'umiltà - dice il mister Antonio Soda - ma non posso certamente chiedere ai miei ragazzi di rinunciare alle ambizioni...».
Come dire che è difficile far sempre finta di niente di fronte a un'evidenza che sta nei numeri. Quindici reti segnate, miglior attacco professionistico. Tre reti subite in sette domeniche (di cui due si rigore). Guidetti capocannoniere del campionato con 5 reti, Pelatti e Varricchio a inseguirlo con quattro segnature a testa. E il portiere Rotoli che non subisce gol da 422 minuti. Tutto sta funzionando alla meraviglia in una squadra che ha nel gruppo il proprio punto di forza, come sottolinea il presidente Ruggieri. Lo dimostra il fatto che ogni calciatore chiamato in causa si integra in modo perfetto. Pelatti, chiamato a sostituire Varricchio, non ha sentito il peso della responsabilità e ha risposto con due reti in altrettante gare. Addona, entrato in sostituzione di un pezzo forte come Maltagliati, ha mostrato autorità, avviando addirittura l'azione del terzo gol contro il Pavia.
Uno Spezia compatto, forte, che secondo Soda «non può che migliorare quando l'affiatamento sarà maggiore, visto che questa è una squadra nuova per nove undicesimi».
Domenica prossima il mantenimento della vetta passa da Lumezzane. Gara difficile, ma non certo impossibile per questi aquilotti.
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