Milan-Juve, la vetta d’Italia è una sfida black & white

Gli opposti si attraggono. Vale nella fisica, può valere in amore ma sicuramente non per Milan e Juventus. Due rivali tornate a duellare e litigare. Due squadre che domani sera si tolgono la maschera alla chiusura del carnevale ambrosiano: San Siro dirà la prima verità scudetto tra due candidate così diverse. In tutto e per tutto. Lo dicono i numeri: Massimiliano Allegri può contare sul miglior attacco con addirittura 17 giocatori in gol, Antonio Conte vanta la miglior difesa. I rossoneri segnano due reti a partita, i bianconeri ne subiscono poco più di mezza a gara. Due filosofie agli antipodi, lo dicono i moduli: consolidato il 4-3-1-2 dei campioni d’Italia, acquisito cammin facendo il 3-5-2 ormai marchio di fabbrica della Signora. Una diversità ribadita anche dal passaporto: a Cesena il Milan ha calato un tris di colore con Muntari, Emanuelson e Robinho; la Juventus col Catania ha schierato una formazione tutta italiana, un inedito ormai per il campionato. Dunque, tanti duelli black and white nella sfida scudetto.
A partire dalla difesa. Il Milan ha in Thiago Silva la certezza assoluta, è lui la pietra angolare del fortino. Possono cambiare gli interpreti al suo fianco, ma il centrale brasiliano è inamovibile. Come lo è diventato Andrea Barzagli nello scacchiere di Conte. Tornato in punta di piedi dall’esperienza tedesca nel gennaio dello scorso anno, è diventato uno dei capisaldi di una retroguardia passata in pochi mesi da colabrodo a inespugnabile. Non è un caso che il brasiliano sia il più utilizzato della sua difesa, mentre l’azzurro non abbia saltato nemmeno una gara di campionato.
Qualche metro di campo più avanti la mettono sul piano della corsa e della tecnica Muntari e Marchisio. Il ghanese ex Inter ha debuttato con un gol al Cesena. Allegri non vuole fare a meno della sua forza. Anche per contrastare il match winner dell’andata. Proprio una doppietta del “principino” fu il primo segnale di una Juve ritrovata. La forma non è quella di allora, ma i suoi inserimenti sono un’arma irrinunciabile.
Sarà anche il confronto tra i comprimari diventati grandi: Emanuelson e Giaccherini. Con Seedorf ai box e Boateng in forte dubbio, probabilmente toccherà all’olandese fungere da trequartista. È la scommessa vinta di Allegri. Probabile che contro la Juve gli chieda di disturbare l’ex Pirlo, oltre a far male con le sue accelerazioni. Giaccherinho, invece, vuole aggiungere un altro capitolo alla sua favola: due anni fa giocava in serie C ora lotta per lo scudetto. Conte terrà il suo pupillo come arma di riserva per cambiare gli equilibri della sfida.
Che sarà sempre a tinte nere e bianche anche in attacco. Infatti gli unici due sicuri di una maglia sono Robinho e Mirko Vucinic. Due che hanno litigato spesso con la porta avversaria finora. Il brasiliano dopo errori clamorosi in serie si è ripreso con tre gol nelle ultime due partite.

Il montenegrino assicura qualità, ma il suo apporto in termini realizzativi è ampiamente insufficiente: appena tre reti. Allegri, orfano di Ibra, e Conte, alle prese col mal di gol, si affidano soprattutto alla loro fantasia per colorare il duello black and white con coriandoli tricolori.

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