nostro inviato a Milanello
Granitico. Nelle convinzioni e nelle idee. Carlo Ancelotti mostra la mascella da duro e, di fronte alle difficoltà, professa ottimismo a più non posso. Subito difende Dida, senza se e senza ma: «Con la Lazio giocherà lui. Dida nel corso degli anni ha dato dimostrazione di grande professionalità, sportività e correttezza, ha preso anche i petardi e si è rialzato. A Glasgow ha fatto un errore, non so perché lo ha fatto, ma credo che il discorso vada chiuso proprio. Penso che abbia sbagliato e basta. Il fatto che sia uscito in barella è una valutazione che ha fatto il medico che non poteva sapere lentità del danno».
E poi: «Sono periodi che tutti i portieri, bene o male, passano, anche perché il loro è diventato un ruolo molto più difficile. E poi Dida non ha fatto parecchi errori, ha sbagliato solo a Siena; la nostra valutazione è che a Glasgow non aveva visuale, perché non aveva visto partire il tiro». Questa sera il Milan avrà comunque qualche problemino: Jankulovski a casa, Seedorf in panchina, Pirlo pronto a essere sostituito da Emerson. Per fortuna cè Kakà, anche se acciaccato. «Questo è un periodo difficile, ma noi siamo abituati a superare le difficoltà - continua il tecnico -. Labbiamo avuto anche lanno scorso e poi è finita bene. Il nostro obiettivo minimo è entrare tra le prime quattro in campionato e non vedo il rischio di non farcela. La Lazio è unavversaria temibile, gioca bene, con ordine, idee e velocità».
Ma è un Ancelotti tosto quello che manda a quel paese chi gli domanda di Del Piero al Milan e risponde a muso duro: «Del Piero? Fantascienza al cento per cento. Era una battuta, non è che ci volesse Einstein per capirlo». E su Ronaldo: «Sta lavorando, sta facendo lavori fisici e non ha ancora toccato la palla. Serginho e Maldini, che dovrà avere lok del dottor Martens, saranno invece pronti dopo la sosta. Chiarimenti con Simic che vuole andarsene? Non avevo niente da chiarire con lui. Non abbiamo mai trattenuto nessuno, neanche Shevchenko, e dopo Sheva non cè stato nessun giocatore che ha chiesto di andare via».
Fiducioso appare anche Adriano Galliani che lancia un messaggio positivo ai giocatori: «Ripartiamo dallOlimpico, la gara con la Lazio mi ricorda sempre grandi match e grandi gol. Noi siamo sereni, sappiamo di essere in un momento delicato, ma nulla è assolutamente compromesso sia in campionato sia in Champions. Questa squadra negli ultimi tempi ha fatto tantissimo e determinate critiche mi sembrano ingenerose. Noto una voglia repressa di colpirci, fino ad oggi frenata dai nostri successi».
Ieri sera a Roma, Alessandro Nesta è stato premiato dal segretario Coni Raffaele Pagnozzi (che è suo genero) col Collare doro, riservato ai campioni del mondo 2006.
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