Leonardo aspetta gennaio come gli aquilani aspettano la processione della Perdonanza. È il mese dei rinforzi promessi e (forse) mantenuti, è il mese della riapertura del calcio-mercato con un paio di arrivi in canna che possono restituire al gruppo spessore ed appeal. Uno è scontato, definito già in ogni dettaglio, non ancora ufficiale per i media ché gli interessati hanno lobbligo di tacere, e riguarda il centrocampista. David Beckham è il centrocampista che manca allappello attuale. Molti osservatori hanno immaginato nei giorni scorsi che tra le mosse del club di via Turati vi fosse quella di aggiungere, complice linfortunio a Di Gennaro, una affidabile alternativa ai quattro dellAve Maria (Gattuso, Pirlo, Ambrosini e Flamini). Era disponibile, a prezzi contenuti, Dzemaili, medianaccio svizzero di gran nerbo, già offerto un anno prima a Braida a prezzo stracciato. Niente. Il Milan ha detto «passo» per un motivo comprensibile adesso: la casella vuota del centrocampista è riservata a David Beckham. Che tornerà, come un anno fa, alla fine del 2009, prenderà parte alla preparazione invernale e si presenterà al pubblico la sera del 6 gennaio, data fissata per la ripresa del campionato, giusto in tempo per la sfida col Genoa, squadra a cui riservò il suo primo sigillo (su punizione).
Beckham ha già definito con i dirigenti di Los Angeles i dettagli operativi del ritorno in Europa e al Milan. Non ci saranno negoziati complicati da realizzare: anche la durata del trasferimento è cosa conclamata, fino al giugno del 2010 alle viste del mondiale di Sud-Africa che resta lobiettivo dichiarato dellinglese e la condizione irrinunciabile fissata da Fabio Capello per portarlo al mondiale. È pronta a seguirlo la variopinta famiglia: i due figli più grandi hanno custodito le casacche rossonere avute in regalo a Milanello nei primi sei mesi del 2009, la moglie Victoria avrà superato gli eventuali problemi dettati dallo smog di Milano. I suoi contratti e i rapporti con Dolce&Gabbana hanno ormai cementato il legame con Milano molto più di quel che si possa immaginare, a leggere certe dichiarazioni. Tra i motivi del ritorno, esposti da Beckham nei colloqui riservati con Galliani e Leonardo, ci sono anche lappeal del club e la bontà della preparazione fisica fatta con Milan Lab. «Ho avuto un evidente beneficio» la sua confessione.
Laltro colpo, in canna, è quello di un extra-comunitario. Adriano Galliani lha ribadito ieri mattina. «Abbiamo lasciato libera la casella da occupare per mantenere in organico il terzo extra-comunitario» la didascalica spiegazione del dirigente rossonero che ha già un nome su cui puntare. Era pronto a trascinarlo a Milano anche in agosto, se Massimo Oddo avesse accettato i due traslochi proposti, in Inghilterra col West Ham o in Grecia col Panathinaikos. I due secchi no del difensore abruzzese hanno rallentato loperazione messa a punto, col solito contributo della costola brasiliana del Milan, Leonardo in prima fila. Il prescelto è Rafinha, difensore laterale dello Schalke 04. Per gennaio, ecco la vera speranza di Galliani, si volta pagina dal punto di vista del bilancio (la chiusura, legata a Fininvest, è datata 31 dicembre) e si possono valutare, eventualmente, anche i benefici della possibile partecipazione alla seconda fase della Champions, «il nostro habitat naturale» definizione dello stesso dirigente rossonero.
Gennaio 2010 è il mese di Leonardo e del Milan, allora.
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