Milanesi sul lettino: film e dibattiti per vincere la paura

«Il coraggio ce l'ho, è la paura che mi frega» diceva il grande Totò. Se siete convinti che la paura sia un nemico invincibile, ricredetevi. Il timore per l'ignoto, i fantasmi di un passato che si vuole dimenticare o le ansie per il futuro che deve arrivare sono sentimenti sani, sanissimi: ci ricordano che non siamo robottini, ma esseri umani. L'importante è tenere a mente che la paura è un'emozione, talvolta violenta, ma controllabile: insomma, non bisogna aver paura di aver paura.
Lo confermano gli psicologi lombardi che in questi giorni hanno organizzato a Milano un festival sull'argomento: il primo «Festival della cultura psicologica» ideato dall'Ordine degli Psicologi della Lombardia ha infatti per titolo «Chi ha paura della paura?» e prevede dibattiti e incontri con esperti in varie zone della città (fino al 2 giugno, dalle 10 alle 19, ingresso libero programma completo su www.festivalculturapsicologica.it). Domani, un team di psicologi (Alessandra Tedeschi, Lorenzo Magri, Stefano Zago, Saverio Ruberti, ore 20.30, in sala Guicciardini di via Melloni 3) traccerà una storia del sentimento della paura mentre giovedì si affronterà una delle grandi paure della nostra società: il terrore di invecchiare (se ne parla a partire dalle 20.30, nello Spazio del Sole e della Luna di via Ulisse Dini). Ogni età ha le sue paure: «Gli adolescenti di oggi hanno il terrore di non essere all'altezza dei coetanei: questo motiva il desiderio di cambiare i propri connotati del corpo, con tatuaggi, piercing o la chirurgia estetica», spiega Gustavo Pietropolli Charmet, psicologo e psicanalista, di cui è appena uscito «AdoleScienza» (ed.San Paolo) e tra i relatori della sezione del festival dedicata a «Psicologia e cinema, va in scena l'adolescenza» (lunedì prossimo, ore 21, al cinema Apollo). Se gli adolescenti hanno paura di non essere accettati, anche gli adulti soffrono di ansia da performance: gli attacchi di panico, avvertono gli psicologi, sono uno dei mali della società contemporanea. Difficile dare numeri precisi sul fenomeno. La paura è un sentimento sovente taciuto (lede la stima sociale) o ancor più spesso camuffato, ma non va sottovalutato perché se è vero che oltre centomila milanesi si rivolgono allo psicologo ogni anno, molti di più sono quelli che soffrono ma evitano di consultare uno specialista.
Ecco perché l'Ordine degli Psicologi della Lombardia ha aperto in questi giorni il «temporary practice»: si trova al civico 8 di via Stampa, in zona via Torino, ed è un presidio pubblico con un info point e spazi dove psicologi e psicoterapeuti sono disponibili per colloqui gratuiti con cittadini.

Non si tratta di sedute cliniche e terapeutiche, ma di incontri per confrontarsi e abbattere i pregiudizi o le diffidenze che spesso avvolgono la pratica psicologia (lo spazio sarà aperto fino al 2 giugno dalle 10 alle 19 con orario continuato, tel. 02.29013335). Perché dello psicologo non si deve proprio aver paura.

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