Milanesiana Così la notte «stregata» chiude alla grande

Protagonisti della «maratona», insieme ad attori e cantanti, gli ultimi vincitori del premio Strega

Marta Bravi

La Milanesiana chiude in grande. Domani la rassegna di letteratura, musica e cinema, che ha visto alternarsi aperitivi con gli autori (ben ottanta gli ospiti internazionali), serate a teatro, proiezioni di film d’epoca, inediti, anteprime e concerti che hanno attraversato ogni genere musicale, festeggerà la chiusura della settima edizione con una Notte bianca.
Una Notte bianca speciale, contraddistinta, come tutto il festival, da taglio eclettico e multidisciplinare, condito con un pizzico di originalità, percepibile già dal nome che è stato dato alla serata, «Notte bianca stregata (3+1)», a cura di Davide Tortorella e Grazia Coccia. «Non sarà come tutte le altre notti bianche - ha detto Elisabetta Sgarbi - che aprono le porte della città. Noi rimarremo invece chiusi tutta la notte al teatro dal Verme, come si faceva una volta quando si occupavano le scuole e le università».
E così, al Dal Verme si comincia alle 21 con la performance «Sotto gli occhi di tutte le gote. Le altre facce della scrittura e i suoi non solo» di Alessandro Bergonzoni, attore e autore teatrale, e di Marino Sinibaldi, vicedirettore dei programmi radiofonici della Rai, che giocheranno sul palco con le immagini, girate dallo stesso Bergonzoni con Riccardo Rodolfi, in un’atmosfera surreale. Insomma, ci saranno «le voci della visione, i visi e le visioni della voce e segni in rassegna», per dirla con Bergonzoni. Dopo l’«attautore», come viene definito, saliranno sul palco del Teatro Dal Verme Elio e le Storie Tese, che non hanno certo bisogno di presentazioni, per regalare al pubblico alcune chicche della loro brillante carriera, da La vendetta del fantasma formaggino a Il vitello dai piedi di balsa passando per La donna nuda e El pube.
A mezzanotte invece, ci si addentra in quello che è il tema della serata, cioè il premio Strega che dall’anno prossimo si aprirà al panorama europeo. «La Notte bianca sarà un omaggio alla storia del premio Strega - spiega Elisabetta Sgarbi, ideatrice e curatrice della Milanesiana - che dall’anno prossimo diventa europeo, e Annamaria Rimoaldi ce lo racconterà, proprio alla Milanesiana che è un festival che da anni apre al mondo internazionale della letteratura. Ma sarà anche un’occasione per ascoltare dapprima gli Inni alla notte appositamente composti da alcuni scrittori, vincitori dello Strega negli anni scorsi, e poi, attraverso un percorso parallelo allo svolgersi del tempo fisico degli orologi, gli inediti Inni all’alba pensati da un autore italiano e da uno straniero. Ma è una sorpresa».
Allo scoccare della mezzanotte assisteremo alle letture inedite di Ernesto Ferrero, vincitore dello Strega nel 2000 con «N», di cui domani sera leggerà alcuni passi, cui seguiranno le Improvvisazioni sulla notte. La formula parole e musica è l’architettura portante anche di questa ultima serata: ogni «premio», infatti, è accoppiato con un musicista di rilievo. Ecco allora che Ferrero dividerà il palco con Mauro Pagani, fondatore della Premiata Forneria Marconi (1970) nonché arrangiatore di Fabrizio De André per una decina d’anni, mentre Domenico Starnone, che si è aggiudicato il premio letterario nel 2001 con Via Gemito sarà accompagnato da un altro vincitore (premio Tenco 1997): Sergio Cammariere.

Ugo Riccarelli (Strega 2004 con Il dolore perfetto) farà coppia con Roberto Cacciapaglia, compositore di fama internazionale. Ultima coppia, invece, rimane una sorpresa: solo chi avrà la forza di rimanere in teatro fino alle prime luci dell’alba sarà ricompensato, dall’apparizione dell'autore segreto, e ... dal concerto di Morgan.

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