Milano avanti tutta Batte Avellino e aggancia Treviso

Via di corsa dal pianeta Montepaschi, dove anche nella trasferta contro Montegranaro i marziani lasciano tutti senza fiato, per venire sulla terra umida dove Roma respira vivo seguendo Jaaber, un mondo normale dove la Virtus Bologna comincia bene la 15 giorni di fuoco fra coppa e derby allungando alla fine su Cantù, dove l'Armani Milano sale al sesto posto in classifica dopo aver scartato il regalo fatto da Avellino (20 su 34 ai tiri liberi) in caduta rapida e alla sesta sconfitta consecutiva, più dolorosa perché arrivata in un supplementare perso 18-4.
Sui campioni d'Italia che regalano Lavrinovic e Domercant non c'è niente da dire se non augurare loro di trovare salute ed energia, quella mostrata ieri da Romain Sato (24), nella battaglia europea contro il Panathinaikos, perché anche volendo rifiatare, come hanno fatto ieri contro Montegranaro in vantaggio 45-44 a metà gara, non riescono proprio ad essere normali come potrebbe spiegare il leone Stonerook che nel finale ha schiacciato ogni piccola angoscia.
Per chi insegue bisogna dire che Roma sta facendo qualche passo avanti, anche se la Pesaro affrontata ieri al Pala Tiziano era incompleta, ma per sapere la verità dovremo aspettare la sfida di domenica sera contro la Virtus Bologna che nel mezzogiorno del basket ha camminato cautamente su una parete ripida facendosi poi portare nel cuore della partita vinta contro Cantù dal solito Boykins e da roccia Chiacig. Per le Vu nere martedì di coppa a Bonn per entrare fra le migliori 4 del terzo torneo continentale, giovedì ritorno a Bologna, poi Roma, poi eventualmente la bella e, infine, il derby contro la Fortitudo, caduta nel gorgo retrocessione, dopo la clamorosa vittoria dei "disperati" di Rieti a Biella, perdendo a Treviso dove, anche in questo mare scuro, scopre che l'ultimo arrivato, Scales, è il migliore in campo, così come a turno lo sono stati i troppi nuovi arrivati fra le aquile al terzultimo posto.
Dicevamo dell'Armani che raggiunge Treviso a quota 24 punti, quinta in classifica e benedetta anche dalla fortuna perché ieri, nella tana del Palalido che sarà anche la sua sede dopo l'abbandono della storica via Caltanissetta, è stata graziata da Avellino che è partita senza il pilota Best, infortunato, che ha inseguito e quasi fatto il colpo dopo l'espulsione dal campo, per rissa con il Mike Hall sempre un po' rissoso, del colosso Williams, grande e grosso, ma invisibile per i compagni, non certo per gli avversari, dopo aver regalato tiri liberi e ben 22 palloni con il quartetto sciagura Diener, Porta, Warren e Slay.

Bucchi ringrazia e la gente di Milano, che un tempo per prestazioni del genere non si sarebbe davvero alzata in piedi, scopre finalmente la duttilità di Price (18) e il valore nascosto, forse più al tecnico che a noi, del Katelinas da 10 punti e 10 rimbalzi che servono ad Hawkins (23) per fare festa alla sua maniera.

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